Roma, 15 giu – Questa sera a Dortmund contro l’Albania l’Italia di Luciano Spalletti farà il proprio esordio a Euro 2024. Nella rosa della spedizione teutonica figura anche un bel gruppo di giovani con all’attivo (se sommate insieme) solamente una decina scarsa di presenze. Stiamo parlando dei vari Calafiori, Cambiaso, Bellanova e Fagioli. Ragazzi che fino a pochi mesi fa erano ancora nel giro dell’Under 21. Piccoli azzurri crescono: ecco, proprio nelle ultime settimane le nostre selezioni minori sono state protagoniste. La “sperimentale” squadra allenata da Carmine Nunziata al Torneo internazionale Maurice Revello, l’Under 17 all’europeo di categoria.
La cavalcata dell’Under 17
Microstoria calcistica scritta da giovanissime speranze. Per quel che contano i titoli quando si parla di minore età, il campionato continentale – vinto nettamente nella finale contro i pari età del Portogallo – rimane comunque il primo in assoluto per l’Under 17. L’oro del Milan, verrebbe da dire. Sì, perché tra i principali attori della cavalcata cipriota – tutti classe 2007 e 2008 – quattro rossoneri sono stati decisivi. Lo sfortunato portiere Alessandro Longoni (non ha concluso il torneo per un colpo subito alla testa) con le sue parate infatti ha tenuto in piedi la baracca nei quarti di finale – vittoria ai rigori sull’Inghilterra. Da rincalzo a titolarissimo nel mezzo del campo poi Emanuele Sala si è sempre fatto trovare pronto.
L’oro del Milan: Liberali e Camarda
Saranno famosi – lo speriamo vivamente – Mattia Liberali e Francesco Camarda. Il primo (sempre presente sulla trequarti) viene accostato a Foden. Tra le sue perle il gol alla perfida Albione, straordinario per tecnica nello stretto e caparbietà. La punta centrale, come ben sappiamo, ha già esordito in Serie A. Ingiocabile con i suoi pari età. Ha gamba, vede la porta e all’occasione sa caricarsi la squadra sulle spalle – leggere alla voce personalità. Miglior giocatore della competizione, si integra alla perfezione con il collega d’attacco, l’interista Mattia Mosconi.
Oltre al blocco rossonero, menzione anche per due romanisti. Ovvero il laterale sinistro Cristian Cama e Federico Coletta, mezzala d’assalto che ha sbloccato la finale. Piccola particolarità: il gruppo selezionato da Favo proviene (quasi) in toto da realtà – per così dire – importanti. Andrea Natali, ad esempio, cresciuto nel Barcellona giocherà nel Bayer Leverkusen. È un difensore centrale moderno, bravo nell’impostazione. Oppure Benjamin Emanuel, terzino destro italo-brasiliano scuola Real Madrid.
Piccoli azzurri crescono anche nell’Under 21 “sperimentale”
Pochi volti noti e tante novità nella versione “sperimentale” dell’Under 21 in terra francese. Il contesto è quello del torneo internazionale Maurice Revello, arrivato alla cinquantesima edizione. Oltre al noto Giovanni Fabbian, tra i piccoli azzurri che crescono si è messo in mostra (nella gara d’esordio contro il Giappone e giovedì in Italia-Indonesia) Antonio Raimondo. Classe 2004, cartellino del Bologna e l’ultima stagione in forza alla Ternana. Classica prima punta, nonostante la retrocessione delle Fere ha chiuso l’annata sfiorando la doppia cifra.
Se nella pesante sconfitta della seconda gara (4-0 per l’Ucraina) c’è ben poco da salvare, il 2-2 maturato contro l’under-23 del Panama ha visto invece protagonista il centrocampista italo-senegalese, di proprietà del PSG, Cher Ndour. Bene per l’occasione anche l’avanti Cristian Volpato. Il 2003 ex Roma gioca al Sassuolo. Per gli azzurrini, secondi nel girone B, finale “di consolazione” domani nel primissimo pomeriggio: avversari i padroni di casa della Francia.
Marco Battistini