Così il centrocampista, classe 1984 che vanta 11 presenze con la nazionale mediorientale, potrà “tornare” su di un rettangolo verde israeliano alla veneranda età di 129 anni. Una squalifica da Guinness dei primati, che se da una parte vede la legittimità della sanzione per la grossa mancanza di professionalità, dall’altra vede pagare Bilal, al di là di ogni ragionevole punizione, per il viscerale odio tra i due paesi.
Lorenzo Cafarchio