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Spie russe e gas nervino. Fake news che danneggiano anche l'Italia

by La Redazione
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Roma, 30 mar – Stavolta il gas nervino lo ha consegnato a Georgi Skripal personalmente Putin vestito da postino. Nel precedente articolo del 27 marzo si era spiegato che la ricostruzione diffusa dalle autorità britanniche proprio non stava in piedi. E infatti due giorni dopo è venuta una nuova ricostruzione (e diciamo subito peggio della prima) di cui ci da conto Repubblica con un articolo del 28 marzo a titolo “Ex spia russa, l’avvelenamento avvenne attraverso la porta di casa”, con tanto di foto di due agenti di polizia in tenuta primaverile a far guardia alla pericolosissima porta. E quindi possiamo fare considerazioni sulla nuova versione dei fatti visto che la prima, a dirla col Rag. Fantozzi, era “una cagata pazzesca”.

Per cui adesso l’attentatore, ovviamente protetto dalla ormai famosa tuta NBC (Nucleare, Batteriologico, Chimico) di un bel verde fosforescente sarebbe andato a spruzzare l’agente nervino (un liquido trasparente o giallo chiaro) sulla porta di Georgi Skripall, lui e sua figlia Yulia si sarebbero poi contaminati “gravemente” nell’attraversarla. Ma è più che ovvio che si sarebbe ben più contaminato l’attentatore con lo spruzzino, fortunatamente indenne grazie alla tuta NBC. Ovviamente a Salisbury nessuno ha notato questa specie di marziano verde fosforescente, né quando andava alla casa di Skripal né quando se ne allontanava, e seppure vogliamo considerare la tradizionale discrezione inglese nessun poi ha riferito di averlo visto. Consideriamo pure che dentro un’automobile con la tuta NBC non si può entrare, per cui necessariamente il marziano avrebbe dovuto essere stato portato in loco in piedi dentro un furgone (delle poste russe?) e poi recuperato inquinando di gas nervino tutto il furgone. A questo punto era necessario, ovviamente prima di levarsi la tuta, sottoporsi a una completa bonifica della tuta NBC con lui dentro, e infine uscirne. Stessa cosa il furgone…

Ne consegue che l’organizzazione disponeva nelle vicinanze di Salisbury  di un impianto di bonifica NBC (una base segreta russa in grado di gestire il gas nervino?). Insomma questi ex KGB ne sanno una più del diavolo e dispongono di strutture perfette in occidente. Ma non si faceva prima ad accopparlo con una revolverata? Tanto più che quando si era scoperto che Skripal era un “agente doppio” al soldo dei Servizi Segreti di Sua Maestà Britannica era stato arrestato e tenuto tre anni in cella a Mosca prima di scambiarlo con agenti segreti russi arrestati a Londra. Non se lo potevano accoppare tranquillamente alla Lubianka invece che, per farlo a Salisbury dieci anni dopo, dover metter su una base segreta NBC in Gran Bretagna? E si, c’è poco da fare: se devi mandare uno con lo spruzzino vestito da marziano (non era un attentatore-kamikaze altrimenti sarebbe morto lui per primo e lo avrebbero trovato steso davanti alla porta) poi ti serve appunto tutta un’organizzazione in loco. Diciamo che queste cose accadono quando nei Servizi Segreti ci assumi i raccomandati, come se Bossi ci facesse assumere il Trota. Ma in questo caso il raccomandato era russo o inglese?

N.B. – Finita l’esposizione condita di facezie ricordiamo che su questa buffonata si è scatenata una “guerra diplomatica” con l’espulsione di personale diplomatico russo accreditato, e conseguente ritorsione russa. Buffonata evidentemente organizzata per il fatto che Mr. Putin rivinceva le elezioni con 75% dei voti (e si, le miniere d’oro o il petrolio siberiani non saranno gestiti alla City o a Wall Street). Che solo 17 paesi della U.E. su 27 hanno aderito alla buffonata (fra cui manco a dirlo la solertissima Italia) mentre la Sig.ra Merkel, pur avendo decretato l’espulsione per la sua quota (due) ha già fatto sapere che questi “potranno essere sostituiti”. Il motivo potrebbe essere l’immenso valore dello scambio commerciale Germania-Russia, e il gasdotto North Stream sotto il Mar Baltico che dalla Russia porta il gas in Germania, gasdotto che in barba alle “sanzioni economiche” contro la Russia è in corso di raddoppio, in modo che la parte eccedente il loro fabbisogno i fratelli tedeschi possano rivenderla a noi, naturalmente pagando dazio alla Tecnologia Germanica.

Noi italiani invece proprio per le sanzioni, che devono tanto più essere mantenute ora che “Putin ha fatto un attacco chimico contro l’Europa”, abbiamo interrotto la costruzione del gasdotto South Stream (tecnologia dell’ENI) con la Russia, e che passando sotto il Mar Caspio ci portava il gas dal Caucaso direttamente in Italia. Per cui i fratelli della Ue non potevano chiuderci i rubinetti in quel caso (la “sudditanza” è stato uno dei caratteri distintivi della passata legislatura). Speriamo che il nuovo Governo, quale che sia, abbia atteggiamenti meno solerti e quando ci ripropongono questi “attacchi russi” si ricordi delle parole del Rag. Fantozzi, condite di saggezza popolare.

Luigi Di Stefano

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1 commento

Gianfranco Mergoni 31 Marzo 2018 - 8:53

È particolarmente curioso questo fatto. Coloro che, oggi in Italia, avversano Putin, sono gli stessi che, una quarantina circa di anni fa’, sostenevano Breznev a spada tratta. E che, in cuor loro, rimpiangono Stalin, Pol Pot & compagnia cantando.

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