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È tutto un grande complotto? Impossibile, secondo la scienza

by Francesco Meneguzzo
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vaccinesOxford, 31 gen – Pensate che lo sbarco sulla Luna sia stato costruito a Hollywood? Che il cambiamento climatico sia una frode scientifica (nonostante il consenso unanime della comunità scientifica)? Che le vaccinazioni siano un complotto delle case farmaceutiche contro la nostra salute, e che le stesse tengano nascosta una efficace cura del cancro? Con buona pace, tra gli altri, dei molto complottisti grillini, sarebbero tutte sciocchezze. Uno studio condotto dal fisico David Robert Grimes dell’università di Oxford, appena pubblicato su Plos One, una delle più importanti riviste scientifiche del mondo che, prima di passarlo, lo ha regolarmente fatto valutare per mesi ad altri scienziati protetti dall’anonimato, smentisce infatti la maggior parte delle più grandi teorie complottistiche.

Il punto, secondo la ricerca, non è affatto il merito della specifica teoria del complotto, che può anche essere sensato, ma semplicemente quanti attori sono stati coinvolti nell’evento contestato. Mentre, infatti, quasi chiunque può conservare un segreto almeno per un certo periodo di tempo, anche molto lungo, qualora grandi gruppi di persone siano coinvolte o a conoscenza dell’eventuale cospirazione, questa inevitabilmente finisce per essere svelata in un tempo piuttosto breve. “Un certo numero di teorie complottistiche ruotano intorno alla scienza. Mentre la credenza per cui lo sbarco sulla Luna sia stato una bufala può non essere dannoso, credere nella disinformazione riguardo alle vaccinazioni può essere fatale. È anche vero però non tutte le credenze cospirative siano necessariamente sbagliate – per esempio, le rivelazioni di Edward Snowden hanno confermato alcune teorie sulle attività della National Security Agency (Nsa) degli Stati Uniti”, sostiene Grimes, aggiungendo che “[in questa ricerca] ho indagato il requisito necessario per considerare possibile l’esistenza di un complotto su larga scala: il segreto”.

Il modello matematico sviluppato dallo scienziato britannico include tra l’altro il numero di potenziali cospiratori e la loro aspettativa di vita, il periodo di tempo trascorso. Per esprimere la probabilità che una cospirazione sia rivelata deliberatamente da una gola profonda oppure inavvertitamente, cioè per errore, occorreva stimare le probabilità che un singolo individuo la rivelasse, e per ottenerla Grimes ha preso in considerazione una serie di scandali emersi alla conoscenza pubblica negli ultimi decenni, incluso il caso Snowden. La tabella sottostante, tratta e tradotta dall’articolo originale, illustra i risultati per i quattro presunti complotti menzionati all’inizio, insieme al numero di persone coinvolte che avrebbero potuto rivelare la frode. Pur assumendo condizioni limite molto favorevoli alla conservazione del segreto, nessuna delle cospirazioni avrebbe potuto sopravvivere fino a quattro anni, cioè molto meno del tempo trascorso sia dall’evento sia dall’inizio delle rispettive teorie complottistiche.

Tabella_3

Un altro risultato importante è che per poter sopravvivere per almeno dieci anni, un complotto deve essere conosciuto da meno di mille persone, numero che scende a meno di 125 per una cospirazione di durata secolare.

“Questi risultati non convinceranno tutti – conclude Grimes – esiste un’ampia evidenza che le credenze nelle cospirazioni siano spesso più ideologiche che razionali, e che si amplifichino come l’eco. Questo rende molto difficoltoso smentire anche le narrative cospirazioniste più assurde. Quando dobbiamo tentare di risolvere le numerose difficoltà che abbiamo di fronte come specie umana, dal cambiamento climatico alla geopolitica, è necessario affrontare la realtà piuttosto che le costruzioni mentali ispirate dall’ideologia. A questo fine, dobbiamo comprendere meglio come e perché alcuni preconcetti siano radicati e persistenti all’intero di gruppi anche vasti di persone nonostante le evidenze contrarie, e come possiamo contrastarle”.

Oltre ai casi di presunti complotti considerati nello studio, potremmo ricordare le famose scie chimiche, la cui assurdità è stata definitivamente smascherata proprio su queste colonne, i presunti danni alla salute degli wi-fi, le presunte macchinazioni del Bilderberg, le infinite riserve di petrolio a buon mercato tenute nascoste, e così via verso assurdità sempre più improbabili.

In realtà, gridare al complotto è, nella maggior parte dei casi e soprattutto quando la presunta cospirazione sarebbe stata ordita da un grande gruppo di persone, potenzialmente conosciuta da molti altri e su larga scala, una facile scappatoia dalla necessità di approfondire, studiare, pensare ed elaborare di conseguenza – tutte attività che richiedono tempo, fatica, preparazione e intelligenza: requisiti e risorse che oggi sembrano fare sempre più difetto. Col risultato nefasto di sottrarre tempo, risorse e consenso alle battaglie sui problemi reali e sotto gli occhi di tutti.

Viceversa, gli ingredienti indispensabili per costruire un complotto di successo appaiono essere essenzialmente due: farlo da solo, per quanto difficile possa essere, o almeno con poche persone di provata capacità a mantenere il segreto.

Francesco Meneguzzo

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12 comments

Matteo Rovatti 31 Gennaio 2016 - 11:19

Idea abbastanza delirante che mescola cose che fra di loro non c’entrano nulla.
In effetti, che il global warming sia una bufala non è determinato dal segreto, dato che i dati erano più o meno disponibili a tutti, ma negli interessi a fare carriera a livello accademico (si guardi lo scandalo IPCC).
Tipico giustificazionismo da anglosassoni.
Va tutto bene madama la marchesa.

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Francesco Meneguzzo 31 Gennaio 2016 - 11:25

Non c’è alcuno scandalo Ipcc, inclusa la “storia delle email”. Inoltre ho lavorato 15 anni specificamente e duramente sulla materia, come tanti altri senza pensare alle conseguenze di carriera ma soltanto per la scienza, e sono assolutamente certo di quello che scrivo, di questo come di altro su cui contribuisco. E’ buonissima regola quella di scrivere soltanto su ciò che si conosce per impegno diretto, e dedicarsi ad apprendere il resto da chi sa.

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Matteo Rovatti 31 Gennaio 2016 - 3:22

Vero, non è successo nulla.
In quel nulla ovviamente vi è anche il global warming o altre scuse malthusiane per proporre la decrescita o similari.
Negli anni 70 era la “nuova glaciazione”.
In effetti fino a che queste cose le diceva il povero Franco Battaglia lo prendevano per scemo.
Poi ci si è messo il buon Rubbia e li sono cambiate alcune cosette.
In effetti però rimane il papa o Al Gore.

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Francesco Meneguzzo 31 Gennaio 2016 - 3:28

Franco Battaglia non sa niente di clima, e Carlo Rubbia non sa niente di clima. nonostante sia un Premio Nobel. Questo all’Enea (e al Cnr) lo sanno tutti e nessuno in tutta la comunità scientifica se lo fila di pezza su questa materia.
Chi parla per sentito dire e sensazionalismi vari dimostra di non saperne parimenti niente. Ora basta che non c’è proprio tempo da perdere con queste sciocchezze (scuse malthusiane??? offensivo per la propria intelligenza: in realtà la popolazione *globale* è davvero un problema insuperabile, facciamocene una ragione, il che non toglie niente all’aumento dell’efficienza con la numerosità delle comunità omogenee, ovviamente).

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Matteo Rovatti 31 Gennaio 2016 - 4:07

Massì, massì, nessuno ne sa nulla per definizione, a parte… chi ne sa qualcosa, essendo chi ne sa qualcosa…chi accetta la strana idea per cui il clima cambia sempre per i fatti suoi tranne questa volta.
Che poi alla fine mi confermi che il retropensiero è sempre quello genocidiario malthusiano e britannico, errato per almeno due motivi:
1) la definizione di risorsa non è stabile, ma dipende dallo sviluppo.
2) l’unico anticoncezionale serio è il benessere (anche troppo).
Non ovviamente per chi vorrebbe riportare la popolazione globale entro il miliardo di unità, ovvio.
Poi vabbè, secondo la definizione che ne da l’articolo il complottismo è anche dire che magari l’IS è abbastanza ambiguo nei suoi vertici, o magari che i giornali pompano false pandemie che si risolvono in un nonnulla, o magari che l’UE è eterodiretta…

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Milo 1 Febbraio 2016 - 12:08

Ma il clima non è cambiato numerose volte nel corso del tempo, dall’ultima glaciazione fino ad oggi? Ad esempio, c’è stato il periodo caldo medievale, durato ben 500 anni nel primo medioevo, in cui in Britannia si poteva coltivare la vite. L’aumento delle temperature sotto inchiesta sarebbe partito indicativamente dal 1850, ovvero proprio alla fine della cosiddetta piccola era (o più correttamente età) glaciale. Perché dovremmo essere proprio noi a farlo aumentare?

Con ciò non dico che l’inquinamento non esista, sto ponendo delle domande sul processo. Cioè: il processo c’è evidentemente, ma è imputato a noi e non alla natura. Il “complotto”, che chiamerei più ideologia, è nient’altro che questo.

Se posso chiedere, quindi se non c’è stato nessuno scandalo IPCC, il cosiddetto climategate che cos’è stato?

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Francesco Meneguzzo 1 Febbraio 2016 - 7:13

Cercati le serie storiche lunghe delle temperature superficiali e ne riparliamo… ah si certo, sono state manomesse concordemente dalle decine di migliaia di scienziati che ci hanno lavorato, già, che discorsi. Fisici di merda! Beh basta dai, godiamoci i 20+ gradi del 1 febbraio 2016 e staremo a vedere, tanto non sarà fatto niente in ogni caso anche grazie all’opinionismo anarchico 🙂

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Cesare 2 Febbraio 2016 - 1:00

Altre balle per difendere i banksters da parte di presunti “scienziati”, che ci dicono che sono trascorsi oltre 4 anni dalla scoperta dei complotti quando sicuramente in molti casi già circolavano voci di persone a conoscenza dei complotti delle elite massonico oligarchiche sioniste e sataniste.Solo che internet non era ancora esistente(luna 1969) o diffusa(demolizione controllata delle twin towers-2001) e quindi le notizie si riuscivano a nascondere dato che il mondo è infestato di pennivendoli servi. Della massoneria oligarchica sionista e anche satanica fà parte anche Napolitano(vedi il libro del maestro massone democratico roosveltiano Magaldi dal titolo”Massoneria: società a responsabilità limitata”. Inoltre i veri complottisti sono i criminali che eseguono gli attentati e non chi gli svela!! E’ stato di recente dimostrato anche che chi mette in dubbio le verità del potere ha un quoziente di intelligenza superiore ma anche qui guai a parlarne. Viva l’Italia e la sua sovranità e riprendiamoci la Banca d’Italia venduta nel 1992(solo il 5% è rimasto dello stato tramite l’inps ma di sicuro gli vendono anche questo 5%!), ed oggi in mano a massoni oligarchici stranieri che ci stanno affamando con grande velocità possedendo la macchina stampasoldi a costo zero privata dal nome BCE, che in cambio si prende interi paesi. Adessi Renzie ha venduto lil 40% delle fs a soli 3 miliardi di eyuro, come se il valore totale di tutta la rete ferroviaria fosse di circa 8 miliardi di euro quando per costruirla ce ne vorrebbero almeno 150 miliardi. Che pena come stiamo messi!!

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Cesare 2 Febbraio 2016 - 1:06

Volevo solo aggiungere che Napolitano non si è nemmeno sognato di citare per diffamazione il maestro Magaldi sebbene la notizia della appartenenza di Napolitano a logge straniere sia stata svelata da quasi 2 anni e oggetto anche di una interrogazione parlamentare!!!
Pensate alla gravità della cosa; chi doveva rappresentare e difendere la nazione e la sua sovranità si incontava di segreto con stranieri plutocrati che nel frattempo continuavano ad impossessarsi della nostra nazione!!!

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paco 2 Febbraio 2016 - 10:02

Grazie Francesco Meneguzzo! Con la lettura del suo post ho capito subito che questo sito è assolutamente innaffidabile.
Lei era tra quelli che diceveno che l’amianto non era cancerogeno?

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Emanuele 12 Luglio 2016 - 1:13

Ammiro la sua perseveranza nel tentare di spiegare quanto sia difficile (e antieconomico) mantenere attivo un complotto a persone che ai complotti credono.
Purtroppo il suo è uno sforzo vano, nessuna spiegazione razionale potrà mai scalfire le granitiche convinzioni dei nostri apofenici amici.

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Ughetto 1 Febbraio 2019 - 11:36

Sulla questione “sbarco lunare” è tutto riassunto qua al 90% ma in lingua inglese… per gli uomini di buona volontà e senso pratico, ovviamente, ma anche per scienziati e critici (di cui non fa parte nemmeno Attivissimo o altri “paladini” dell’ortodossia montata internazionalmente nel 1969) c’è di che discutere oltre l’apparenza sospetta evidenziata dai complottisti:
https://www.youtube.com/watch?v=nzTpwu-5KkM
Dicevano che gli “indiani” erano i cattivi, che Colombo fu il “primo” a scoprire l’America… ci vollero 500 anni e pietre grosse incise da Fenici e Vichinghi per sfatarne il mito ipocrita…

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