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Dalle lacrime ai complotti: essere Barzagli all’epoca dei social

by Giacomo Bianchini
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nazionale andrea BarzagliRoma, 26 mar – La Serie A è ferma per la più classica- e poco amata dai tifosi italiani- pausa delle nazionali che ha già visto l’Italia sbarazzarsi dell’Albania con le reti di De Rossi e Ciro Immobile e che vedrà gli Azzurri di nuovo in campo martedì nello splendido impianto dell’Amsterdam Arena per l’amichevole di lusso contro l’Olanda. Eppure non mancano le polemiche riguardanti la Serie A: il difensore della Juve Barzagli ha infatti chiesto, ed ottenuto, di lasciare il ritiro per “motivi personali”.

Andrea Barzagli, dunque, non partirà per la capitale olandese: apriti cielo. Buona parte del tifo italiano si sta scatenando lanciando accuse di tutti i tipi, tra le quali il più classico dei fantomatici complotti atti a favorire la Juve. Vorremmo consigliare di tornare indietro nel tempo, più precisamente lo scorso 2 di luglio appena dopo Germania-Italia, quella degli sciagurati rigori di Zaza e Pellè che condannano la nostra nazionale all’eliminazione dall’europeo francese. A presentarsi davanti alla telecamera è proprio Andrea Barzagli, ottimo difensore toscano della Juve e uno dei migliori nel ruolo in tutta la competizione. L’intervista si interrompe quasi subito poiché Barzagli stenta a trattenere le lacrime. Un pianto vero e sincero, di chi sa di aver dato tutto e di essersi dovuto inchinare solamente al fato.

Non è forse questa una dimostrazione di attaccamento alla maglia? Augurandoci che i suddetti “motivi personali” forniti da Barzagli non siano questioni delicate, ci auguriamo di rivederlo presto con la maglia azzurra, da lui portata e difesa sempre con onore.

Giacomo Bianchini

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