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Altro che inarrestabile, perfino la Svezia (ora) riduce i numeri dell’immigrazione

by Giuseppe De Santis
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Svezia freno immigrazione

Roma, 15 set – La Svezia fa partire un’inattesa inversione di tendenza sul tema dell’immigrazione. I partiti anti-immigrati negli ultimi mesi hanno ottenuto un successo senza precedenti, questo per l’evidente stanchezza di parte della cittadinanza, stufa di vedere l’invasione orde di immigrati provenienti dai Paesi del cosiddetto “Terzo mondo”.

Molti di questi elettori non solo vogliono fermare l’immigrazione ma anche rispedire a casa tutti gli immigrati che sono arrivati negli ultimi quarant’anni. Anche se questo obiettivo sembra impossibile, a quanto pare in scandinavia c’è qualcuno che è molto determinato quanto meno a iniziare il processo…

L’accogliente Svezia riesce a frenare l’immigrazione

In Svezia l’Agenzia statistica dello Stato ha rivelato come ad agosto del 2024 il numeo degli  immigrati residenti nel Paese sia diminuito di 5.700 unità, a dimostrazione che il totale degli stranieri sia leggermente diminuito: un fenomeno che è destinato a continuare, anche perché le richieste di asilo sono ai minimi storici. A lasciare il paese scandinavo sono principalmente immigrati provenienti da Siria, Somalia e Iraq a dimostrazione che questi paesi non siano poi così “pericolosi” come le Ong ci vogliono far credere.

I motivi di questo leggero calo non sono chiari ma sicuramente ha influito il successo dei Democratici Svedesi alle elezioni del 2022 i quali appoggiano dall’esterno il governo in cambio di leggi piu’ dure sull’immigrazione e sembra che questa politica stia dando i suoi frutti.

Un progetto impossibile o solo ambizioso?

Ovviamente per i Democratici Svedesi questo è solo l’inizio, visto che la strada da fare per rimpatriare tutti gli immigrati residenti in Svezia è lunghissima e all’apparenza parrebbe proibitiva: a tal proposito l’attuale partito di governo  ha proposto di offrire fino a 34mila dollari agli immigrati per lasciare il Paese e rifarsi una vita nei loro luoghi di provenienza.

Questo piano dovrebbe entrare in vigore nel 2026. Anche se non sono ancora chiare le modalità di funzionamento, si tratta di un messaggio, quello dei Ds, per tutelare i loro elettori. Un successo, il loro, che oltre a non essere immotivato sembra interessato a ottenere ulteriori conferme in futuro.

Giuseppe De Santis

 

 

 

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