Reykjavík, 12 giu – All’isterismo del politicamente corretto non c’è mai fine. L’ultima vittima delle attenzioni dei radical chic è stata la Nazionale di calcio dell’Islanda, che in Russia parteciperà ora per la prima volta a un Mondiale. Due settimane fa, in effetti, la Federazione islandese ha diffuso un video ufficiale in cui i calciatori della rappresentativa vengono ritratti in stile fumettistico e con richiami alla loro eredità vichinga: guerrieri minacciosi armati di scudi e con le divise imbrattate di sangue, pronti a dare l’assalto all’avversario. Tanto è bastato per accusare gli islandesi di “razzismo ariano” e “sciovinismo nazionalista”. Leggere per credere le parole del critico musicale Arnar Egert Thoroddssen: «È veramente stupido, la squadra nazionale islandese è diventata popolare grazie al fair play e alla loro gioia, e invece eccoli raffigurati come barbari disumani e assetati di sangue: sono uomini truci con sfumature ariane, qualcosa di molto di simile all’immaginario del potere bianco».
Ma anche altri commentatori hanno puntato il dito contro il breve video, accusando la Federazione islandese di diffondere sentimenti nazionalisti e sciovinisti. Tuttavia in molti si sono ribellati a questo isterismo buonista. Un islandese, per esempio, ha commentato: «La Nazionale islandese è composta da bravi ragazzi che sono duri come l’acciaio, e va bene raffigurarlo come vichinghi che sono desiderosi di combattere». E un altro ha scritto: «La nazione può essere fiera di questa squadra, l’orgoglio nazionale è completamente diverso dallo sciovinismo». Qualcosa di simile, d’altronde, era già successo alla squadra olimpica norvegese di sci alpino, che quest’inverno era stata accusata di “nazismo” per aver fotografato i propri atleti in stile vichingo e con la runa Tyr sul maglione ufficiale.
L’Islanda del resto, si sa, è l’isola dei ghiacci, dei geyser e dei vichinghi. Tutte queste qualità sembrano ora rivivere nello spirito d’acciaio della Nazionale di calcio che, appena due anni fa, si rivelò come la sorpresa degli Europei di Francia 2016. Passata la fase a gironi, infatti, i vichinghi islandesi eliminarono clamorosamente l’Inghilterra agli ottavi di finale, per poi arrendersi ai padroni di casa nel turno successivo per 5 a 2. Eppure, la compagine islandese era già leggenda, o meglio “favola”, come si disse allora. Una nazione piccolissima (330mila circa gli abitanti) che sfida il gotha del calcio europeo e che, con tenacia e carattere, dà lezioni agli inventori del football. Ora, invece, i vichinghi daranno l’assalto ai mostri sacri del pallone mondiale. Con lo stesso spirito indomito e con buona pace dei bacchettoni radical chic.
Federico Pagi
5 comments
Radical chic ??? Ovvero froci, sodomiti ermafroditi,trans,comunistoidi, pseudo donne saffiche o altro…….. insomma le deiezioni dell’umanità……. protestano ??? Cazzi loro, parassiti nullafacenti,ignoranti e razzisti verso la razza bianca. In Africa a zappare….
…l’italia no..ma ha ”pallottelli”..gran soddisfazzione……………..
CHE DIRE …. FORZA ISLANDA!
Questi moderni servi del multi multi si stanno scavando la fossa da soli.Lasciamoli lavorare.noi continuamo a ridere,lo fanno per noi!
Ma come, non hanno gradito nemmeno il pugno alzato di uno di loro?
😀