Roma, 30 mag – Salvini mette all’angolo Saviano sull’argomento scorte. La revisione dei criteri per ottenere la scorta era già stata ventilata dal ministro dell’Interno tempo addietro ed è stata confermata nella giornata di ieri tramite una diretta-fiume su Facebook. Il “bardo cosmopolita” viene nominato dal leader del Carroccio subito dopo l’annuncio di tali revisioni ed è davvero difficile pensare che le due cose non siano collegate. Non è la prima volta che il vicepremier tocca il soggetto: “Saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all’estero”, aveva spiegato nel giugno dell’anno scorso ad Agorà.
Criteri oggettivi
“Un bacione a Saviano, sto lavorando insieme agli uomini del ministero dell’Interno e agli uomini della Polizia di Stato a una revisione dei criteri per le scorte che impegnano ogni giorni in Italia più di duemila tra donne e uomini delle forze dell’ordine – annuncia Salvini – Ovviamente non interverrò su casi personali, aggiorneremo dei criteri valutando tecnicamente e obiettivamente, non per simpatia e antipatia politica – è troppo delicato il tema della sicurezza personale di politici, giornalisti, magistrati e imprenditori perché ci sia una valutazione politica”. E conclude: “Ci saranno criteri oggettivi per verificare chi ha bisogno maggiormente di protezione e chi invece, non correndo più alcun rischio – almeno a detta degli uffici competenti – potrà fare a meno di quei due, tre, quattro, cinque carabinieri poliziotti finanzieri che potranno così occuparsi della sicurezza degli italiani e non si una singola persona”.
Cristina Gauri
minaccia velata di uso personale delle prerogative del Ministero dell’Interno, specificamente per colpire l’avversario politico, detesto Saviano ma quello che fa Salvini con queste dirette Facebook è vergognoso
Bravo Salvini! È ora di finirla con sti sprechi