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Da Baidu a Tencent: così la Cina cerca il primato nell'intelligenza artificiale

by La Redazione
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Roma, 19 dic – Mentre gli Stati Uniti hanno iniziato una guerra economica contro la Cina, le due nazioni sono impegnate in un’altra battaglia dietro le quinte per il conseguimento della egemonia tecnologica. Infatti, se il mondo di oggi è dominato da Google, Amazon, Facebook, Apple con la Silicon Valley come centro nevralgico dell’innovazione digitale, l’economia del domani potrebbe essere dominata dall’intelligenza artificiale e quindi dai giganti cinesi quali  Baidu, Alibaba, Tencent che lavorano per rendere la Cina il leader in questo ambito.
Non a caso ieri il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato la necessità che la Cina debba  impressionare  il mondo e impressionare il mondo significa conseguire una egemonia mondiale.
Affermare inoltre – come ha fatto il leader cinese – che nessuno può essere nella posizione di imporre al popolo cinese cosa debba fare e cosa non debba fare significa affermare in modo risoluto la propria sovranità politica, economica e militare. Come abbiamo avuto modo di rilevare ripetutamente su queste pagine, la Cina sta costruendo passo dopo passo un percorso di egemonia mondiale in campo economico e tecnologico.
La Cina non nasconde le sue ambizioni nel campo proprio dell’intelligenza artificiale. A tale proposito  nel mese di luglio del  2017, il governo cinese ha presentato un piano facendo della IA una priorità nazionale e ha illustrato in modo specifico  come intende posizionarsi come leader entro io 2030 in un documento intitolato : “Un piano di sviluppo di intelligenza artificiale di nuova generazione.” Il documento descrive l’intelligenza artificiale come un nuovo oggetto di competizione internazionale – cioè di guerra economica – come motore di sviluppo economico, come contributo alla costruzione sociale  e soprattutto come un’opportunità storica per la Cina.
Considerando che il paese è in ritardo, ma ha basi favorevoli per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il governo ha fissato tre obiettivi strategici.
Nel 2020, la Cina dovrà raggiungere i paesi più avanzati e dovrà fare progressi significativi nelle teorie e nelle applicazioni dell’intelligenza artificiale. Dovrà diventare competitiva a livello globale e l’IA porterà alla Cina  un migliaio di miliardi di yuan che serviranno a potenziarne  l’economia.
Nel 2025, la Cina individuerà nella IA la forza principale nella trasformazione della sua industria. Una nuova generazione di tecnologie le consentirà di trasformare l’industria, la medicina, la pianificazione urbana e  l’agricoltura in modo profondo.
Nel 2030, la Cina dovrà diventare il leader mondiale in termini di teorie e di tecnologie di intelligenza artificiale e delle sue applicazioni ;grazie ad essa penetrerà in tutti gli ambiti sia della difesa che della governace portando alla economia cinese circa diecimila miliardi di yuan .
Per raggiungere questi obiettivi, la Cina sta facendo enormi investimenti nel settore della ricerca e della formazione e sta altresì favorendo lo scambio e la contaminazione scientifica e tecnologica tra diversi ambiti applicativi sia civili che militari. Per guidare questo sviluppo, il governo cinese sottolinea la necessità di investire in modo consistente nelle imprese e nella promozione di poli di innovazione sostenendo  la collaborazione tra aziende cinesi e centri di  ricerca internazionale.
Giuseppe Gagliano

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