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Bassorilievo di Piffrader: al via il ponteggio. La protesta di CasaPound Bolzano

by La Redazione
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Lo striscione di CasaPound esposto sotto il Bassorilievo in segno di protesta

Bolzano, 6 apr. – A Bolzano i lavori per la realizzazione dei led che nasconderanno il Bassorilievo di Hans Piffrader sono cominciati. Stamattina si è cominciato ad allestire il ponteggio. In Piazza Tribunale, presto, sulla facciata del Palazzo delle Finanze, apparirà la scritta dell’anarchica tedesca Hanna Arendt “Nessuno ha il diritto di obbedire”. L’opera più grande della storia contemporanea europea, il bassorilievo in marmo che scolpisce Mussolini a cavallo, verrà così deturpata e oscurata.

“Se vogliamo contestualizzare” afferma Andrea Bonazza, consigliere comunale di CasaPound a Bolzano, “siamo nel 2017 e in Italia è già abbastanza difficile far rispettare la legge. Questa scritta viene posta sopra il Bassorilievo così da oscurarlo e censurarlo. Per di più proprio di fronte al Tribunale di Bolzano, facendo così passare il messaggio che nessuno ha il diritto di obbedire alla legge”. 

Ma la decisione della provincia di Bolzano investe anche questioni storiche, artistiche e architettoniche perché il Bassorilievo di Piffrader è il più grande bassorilievo marmoreo della storia contemporanea d’Europa.

“Quando andai in Crimea per una missione di solidarietà” continua Bonazza, “vidi i monumenti sovietici e le statue di Lenin e le ammirai moltissimo perché appartengono alla storia di quei paesi. Nel bene e nel male. Posso essere a favore o in disaccordo però si parla di storia”. E il monumento di Piffrader investe una questione storica che va al di là dall’aspetto artistico. Piffrader, infatti, è stato il più grande scultore della città di Bolzano. Era sudtirolese, quindi tedesco, ma aderì al fascismo e proprio per aver realizzato questo bassorilievo non viene riconosciuto dai sudtirolesi e le sue opere finiscono spesso al buio.

 La contrapposizione tra la comunità italiana e quella tedesca a Bolzano si vede anche in fatto di arte. E quando cominciò la discussione sul Bassorilievo, nel 2011, CasaPound a Bolzano organizzò una manifestazione che portò in piazza 5mila persone, contro l’abbattimento, la rimozione e le censura di queste opere e per il rispetto dell’identità della comunità italiana in Alto Adige. E l’opera di Piffrader, così come le Piramidi in Egitto o il Colosseo a Roma, appartiene all’umanità: “Chi vuole abbatterle è un talebano” tuona Bonazza. “Proprio come fanno i barbari usurpatori dell’Isis che a Palmira hanno distrutto opere importantissime”.

La questione dei led sul Bassorilievo, si diceva, va avanti dal 2011, quando la provincia firmò un accordo con il governo italiano, all’epoca presieduto da Silvo Berlusconi, chiamato Bondi, che ottenne il via libera del ministero dei Beni Culturali italiano e dal ministero delle finanze, perché l’opera è sul palazzo degli uffici finanziari. Qualche mese fa anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi si era espresso sull’inutilità di sborsare soldi pubblici per realizzare la scritta a led. “Stiamo parlando di 130mila euro” spiega Bonazza “e per alcune schifezze che vengono fatte da queste parti non sono tanti soldi. Però comunque sono sempre 130mia euro dei contribuenti che vengono impiegati per andare a sbeffeggiare e a deturpare un’opera artistica, architettonica e storica che appartiene alla memoria di questo paese e di questa città, nel bene e nel male”.

 

Di seguito il video di Andrea Bonazza e Maurizio Ghizzi, consiglieri comunali di Casapound a Bolzano, realizzato mentre veniva progettato come costruire il ponteggio.

 

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3 comments

Diana 6 Aprile 2017 - 4:38

Ma con questo principio allora bisognerebbe flashare di luci led di tutto e di più, a partire dal colosseo, che comunque era un posto dove la gente veniva trucidata. Ma non ho mai sentito che qualcuno proponesse robe del genere… Chissà perché succede solo per opere di epoca fascista.

Aggiungiamoci che i led se li potrebbero ficcare dove dico io, perché sono semplicemente orrendi e non hanno nulla di artistico.

Aggiungerei che è vero: nessuno ha il diritto di obbedire. Infatti si ha il DOVERE di farlo!

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Matteo 6 Aprile 2017 - 5:01

Non si capisce in cosa consiste l’intervento. La scritta non viene “smantellata” ma solo coperta (per così dire) da una proiezione led, giusto? Se è così rimane uno spreco di denaro pubblico ma, certamente, l’impatto è meno drastico.

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Matteo 6 Aprile 2017 - 6:01

Non si capisce. Smantellano la scritta o la coprono con un proiettore led? In entrambi i casi si tratta di un ridicolo spreco di denaro pubbico ma, nel secondo caso, certamente meno drastico e quindi meno grave.

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