Il batterio, una specie del diffusissimo escherichia coli, è stato rinvenuto nelle urine della paziente, colpita lo scorso mese: “L’agente in questione – spiega un rapporto pubblicato sulla rivista della Società americana di microbiologia – è resistente persino all’antibiotico di ultima generazione colistina“. Il batterio killer potrebbe essere parte dei cosiddetti “batteri resistenti” o “batteri da incubo” – come li definiscono i microbiologi – in quanto immuni alle terapie antibiotiche e capaci di arrivare ad uccidere oltre il 50% dei contagiati.
“Da quanto sappiamo è il primo caso di mcr-1 negli Usa”, spiega Walter Reed del National Military Medical Center, riferendosi al gene che permette appunto ai batteri di non essere attaccati dagli antibiotici. “Questo fa capire – continua Reed – quanto sia necessario trovare trattamenti contro questi batteri resistenti”.
Le autorità Usa sono in allarme e, dopo il caso della Pennsylvania, stanno cercando di capire dove l’infezione sia stata contratta e se il batterio abbia trovato diffusione anche fuori dall’ospedale.
Nicola Mattei
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