Bolzano, 31 mag – Un gruppo di studenti maschi del Liceo classico Carducci ha stilato la classifica Figadvisor, dalla più alla meno bombabile. E le ragazze dell’istituto hanno reagito subito – e male – scrivendo una lettera di protesta.
E gli insegnanti corrono ai ripari
«La nostra essenza — si legge nella lettera affissa sulle porte della scuola e poi inviata al dirigente dell’Istituto — viene annullata in un singolo numero, veniamo valutate con giudizi pesanti in base all’estetica e a quanto siamo curate quel giorno. Ogni difetto diventa motivo di scherno ma quello che ci chiediamo è chi siano i nostri compagni per permettersi di giudicarci in questo modo? Siamo stufe di questo atteggiamento e chiediamo si avvii una riflessione». La denuncia delle novelle femministe ha spinto la preside Pedevilla a convocare i ragazzi che hanno stilato la classifica: «Ho voluto subito parlare con loro, senza esagerare quanto accaduto ma anche senza minimizzare. L’importante era riflettere assieme a loro e far capire come stessero svalutando la dignità femminile e le singole caratteristiche umane delle compagne. Il mio obiettivo è stato quello di risolvere in fretta la situazione e fare in modo che questo tema si parlasse nelle classi: cosa poi avvenuta. I ragazzi si sono subito scusati con me e con le dirette interessate”.
Castrare la goliardia
Insomma, nel 2019 le conquiste delle femministe della terza ondata sarebbero qui – spingere i propri compagni di istituto, che come molti altri prima di loro avevano stilato (peraltro, a voce) una classifica sulle compagne dalla più bella alla meno attraente, a chiedere scusa. Neanche avessero attentato alla loro incolumità fisica o diffuso la classifica su internet per il pubblico ludibrio. Le classifiche di questo genere, nelle scuole, sono sempre state fatte e altro non sono che l’impronta di ciò che, spesso, le donne saranno costrette ad affrontare nella vita: “castrare” la goliardia dei compagni di scuola proteggerà queste future cittadine dal fare i conti con ciò che le aspetta fuori? E la scuola che ha dato seguito alle loro rivendicazioni con così tanta sollecitudine, le sta veramente preparando o solo assecondando sull’onda di un’isteria generalizzata?
Ilaria Paoletti
2 comments
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Quindi suppongo che da ora in poi alle ragazze non sarà più permesso fare commenti sui ragazzi brutti, o bassi, o ciocciottelli, o timidi, o non vestiti alla moda? Non gli sarà più permesso parlare dei loro attori preferiti, perché questo potrebbe far sentire inadeguati i loro compagni di classe? L’amara ironia di questa vicenda è che le ragazze sono molto più severe nel giudicare l’aspetto fisico dei ragazzi, ma i ragazzi non possono protestare per paura di essere definiti “sfigati” – a proposito, ecco un’altra parola che le ragazze non potranno più usare, giusto? Come al solito, le regole valgono solo per i maschi.