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Camilleri accusa: "Per Salvini lo stesso consenso del Duce"

by Lorenzo Zuppini
7 comments

Roma, 9 lug – Andrea Camilleri, “papà” del commissario Montalbano attacca il governo e afferma che Matteo Salvini è il nuovo Duce. In una lunga intervista, ovviamente a Repubblica, lo scrittore siciliano si lascia andare alle sue considerazioni sul governo gialloverde, e non nasconde la sua preoccupazione per il futuro dell’Italia, che a suo dire è un Paese che sta tornando indietro “come i gamberi”.
Innanzitutto Camilleri dice che non avrebbe mai voluto vedere il movimento Vaffaday al governo, e poi lancia il suo affondo nei confronti del ministro dell’Interno. “Non voglio fare paragoni, ma intorno alle posizioni estremiste di Salvini avverto lo stesso consenso che a dodici anni, nel 1937, sentivo intorno a Mussolini”,afferma nell’aggiungere che questo consenso attorno a Salvini “fa venire alla luce il lato peggiore degli italiani, quello che abbiamo sempre nascosto. Prima di tutto il razzismo”.
Perché secondo Camilleri gli italiani sono un popolo razzista, che ha cercato di tenere nascosto dietro l’immagine di “italiani brava gente”. E nel dirlo rievoca la tiritera di quando lui negli anni Sessanta andava a Torino a lavorare in Rai e leggeva cartelli in cui c’era scritto “Non si affittano case ai meridionali”.
Ma soprattutto Camilleri ce l’ha con il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, che lo scrittore non esita a definire marziano e mafioso. “Qualche volta mi domando se Salvini sia un essere umano o un marziano”, afferma il 93enne Camilleri che lancia la sua invettiva contro chi, come Salvini, si permette di criticare il guru del pensiero unico Roberto Saviano. “Ma ci si rende conto della gravità di un ministro dell’Interno che minaccia uno scrittore sotto scorta come Saviano di levargli la tutela dello Stato? Parole mafiose, indegne della carica che ricopre”.
Viene da chiedersi il motivo per cui Camilleri, che tanto critica il popolo italiano che ha dato il suo consenso a Salvini, non critichi lo stesso popolo che a ogni sua uscita in libreria fa andare a ruba le avventure del suo commissario Montalbano. Ma di questo Camilleri sembra non curarsene.
L’ultimo rammarico, per Camilleri, è quello di lasciare in eredità ai suoi nipoti un fallimento. “I miei uomini politici si chiamavano De Gasperi, Togliatti, Nenni, Sforza. Avevano un preciso concetto dello Stato e di quello che si poteva fare del paese. Abbiamo ricostruito l’Italia, ora la stiamo risfasciando”.
Anna Pedri

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7 comments

Raffo 9 Luglio 2018 - 1:20

Indegno ed ignobile,pensi a scrivere le storielle di Montalbano, ovvero la parodia di una Sicilia marziana in cui lo stato italiano è presente in forze……..se li porti a casa sua gli amati migranti, vecchio comunista del cavolo.

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Topo Lino 9 Luglio 2018 - 2:38

gli italiani si sono rotti le palle di farsi spremere da gente ipocrita e pasciuta che vive alle spalle di chi lavora sodo e non sono razzisti ma rattisti vogliono la derattizzazione nazionale delle pantegane rosse

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Cesare 9 Luglio 2018 - 7:27

L’Italia fu distrutta dai banchieri stranieri furiosi del fatto che Mussolini gli aveva levato il controllo delle banche facendo le banche di interesse nazionale e nazionalizzando la banca d’Italia, ottenendo cosi’la sovranità monetaria e l’indipendenza economica del paese con cui riusci a fare enormi investimenti pubblici.Nel dopoguerra l’Italia fu ricostruita dalla DC mentre nel 1992 con le privatizzazioni alcuni compagni di Camilleri la hanno svenduta ad usurai stranieri, aziende e banche pubbliche e banca d’italia compresa.Sarebbe il caso di chiedere i danni a Cammilleri e amici per averci rubato quanto i nostri padri e nonni avevano faticato per cento anni a produrre.

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angelo 9 Luglio 2018 - 9:05

Ma se anche fosse? Salvini è stato votato dal popolo.
Mussolini a ponza fu per nenni un fratello maggiore anche se politicamente opposti, togiatti intuì che il fascismo naque e venne supportato dalla base e cercò un dialogo cercando di trovare ( invano) un punti in comune e hanno un contesto storico.
La lega e i 5 stelle hanno rinunciato a un qualcosa della loro identità cercando di mantenere gli impegni presi in campagna elettorale, la sinistra invece di riconoscerne la bontà non si capacita dei sui fallimenti.
Basti vedere il congresso nazionale e il nuovo segretario, nonchè questa caccia ai fantasmi di sindacati e fiom.
I givani sono stanchi di sentirvi chiacchierare…e meno male…

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Tony 10 Luglio 2018 - 4:01

…non si preoccupi…i suoi politici preferiti,, presto, l’incontrerà…ha una piu che veneranda età…

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Cesare 10 Luglio 2018 - 7:40

“Abbiamo ricostruito l’Italia”, dice questo scrittore di novelle.Premesso che fu la DC e non il PCI a ricostruire l’Italia, Camilleri cosa ha fatto per creare ricchezza per il paese? Storielle per distrarre le menti?? E non si vergogna nemmeno a sparare cavolate alla sua veneranda età? Si vede che non conosce vergogna, malgrado i 93 anni. Ma l’Italia è piena di gente del genere , purtroppo

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ANTERO 18 Luglio 2018 - 10:14

W I D S !

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