Roma, 20 apr – Checco Zalone lancia un messaggio di solidarietà ai detenuti. Lo fa in un videomessaggio mandato in occasione della seconda e ultima giornata degli Stati generali dell’esecuzione penale, tenutisi al carcere di Rebibbia a Roma, a cui il comico era stato invitato, salvo poi dover rinunciare alla presenza fisica. È arrivato, allora, un intervento video. “Sono stato contattato dal ministro Orlando per partecipare a queste evento”, ha spiegato il comico. “Questo ministro mi è stato simpatico perché sta tentando di parlare di detenzione” (anche se, ha spiegato ironicamente, “poi sono andato a vedere la sua faccia su Wikipedia, perché francamente non lo conoscevo”) ma è un argomento che “non fa audience”.
“Noi tendiamo ad allontanare le persone che hanno subito una condanna” e invece “non dovrebbe essere così”, ha proseguito Zalone, augurandosi che un giorno “si votino i politici perché sono stati in carcere e quindi rieducati” mentre oggi accade il contrario, “uno prima viene eletto, lì è diseducato e poi va in carcere”. Il comico, che ha studiato giurisprudenza, ha aggiunto: “Ho studiato diritto costituzionale…peraltro presi anche un voto alto. E c’era scritto, nell’articolo 27, che la detenzione deve avere anche una funzione rieducativa ma purtroppo sappiamo che non è così. Nella speranza che il mondo possa cambiare io esprimo la mia vicinanza a chi soffre in carcere”.
https://www.youtube.com/watch?v=lkBNW8gznf4