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Clandestini, perché la Meloni in Ue sta facendo un doppio gioco

by Stelio Fergola
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Meloni doppio gioco clandestini

Roma, 5 lug – Giorgia Meloni fa il doppio gioco sui clandestini. Almeno, questo denota l’atteggiamento del premier sulla questione dibattuta nelle sedi europee nei giorni scorsi, prima che arrivasse il fragoroso – ma con onestà, anche prevedibile – “no” di Ungheria e Polonia al “piano comune” sulla gestione dell’immigrazione.

Perché Meloni sta facendo un doppio gioco sui clandestini

La questione è molto semplice: Giorgia Meloni, da quando è premier, si è fatta promotrice di una molto retorica “strategia comune” europea per frenare l’immigrazione clandestina. Qualcosa appena diverso dall’ormai leggendario “blocco navale” urlato da leader dell’opposizione negli scorsi anni, ma in linea con la tenuta inesistente che il suo governo ha avuto nel contrastare gli sbarchi, una nulla resistenza che non può che attingere al debole concetto dei “ricollocamenti” negli altri Paesi per sperare di poter essere meno grave.

Tuttavia, non c’è solo questo. C’è anche il fatto che il premier, pur sposando la teoria del “problema comune europeo” inizialmente aveva promosso più una strategia di freno alle partenze (che sarebbe eccome costruttiva, come diciamo da sempre) che non di “spartizione dei clandestini” (l’esatto opposto). Poi, all’improvviso, si è fatta portavoce dei famigerati ricollocamenti obbligatori che afferiscono esattamente al concetto di spartizione. In un quadro che, se andiamo a vedere dall’inizio del mandato del premier fino a oggi, si mostra parecchio dinamico come indeciso (visto dall’esterno, chiaramente, nel pensiero non legge nessuno).

Ma questo dinamismo sembra non fermarsi mai: perché adesso si “divide” letteralmente tra la solidarietà obbligatoria proposta nelle sedi Ue e il dialogo costante con i due Paesi “dissidenti”, ovvero Ungheria e Polonia, che di obblighi non vogliono – giustamente, aggiungiamo noi – saperne. “Non sono delusa mai da chi difende i propri interessi nazionali”, aveva commentato il presidente del Consiglio. Un doppio gioco? E per ottenere cosa? Impossibile avere certezze, ma è possibile che il premier abbia, nella migliore delle ipotesi, del tutto calcolato il naufragio dell’accordo sui migranti durante l’ultimo Consiglio europeo (prevedendo facilmente che Budapest e Varsavia non avrebbero approvato un bel nulla) allo scopo di “rilanciare” una dialettica sull’immigrazione meno “ricezionista” e più interessata a frenare le partenze. Per ora, sono soltanto ipotesi.

Il premier vola a Varsavia: il dialogo con la Polonia (e con l’Ungheria

Come riporta l’Ansa, Meloni volerà domani a Varsavia, per incontrare il premier Mateusz Morawiecki in un bilaterale. Ovviamente, la questione dei clandestini sarà al centro. Con il tema della “difesa delle frontiere Ue” sembre ben spiattellato in primo piano. Morawiecki, dal canto suo, sui “confini sicuri è ovviamente ben d’accordo. A differenza dei “confini insicuri” temperati dalle spartizioni di clandestini. Il portavoce del governo polacco, Piotr Müller, ha del resto sottolineato: “Un aspetto importante è garantire la protezione delle frontiere esterne dell’Unione europea, sia terrestri che marittime, dal Mar Mediterraneo  Attualmente, l’onere di garantire la sicurezza alle frontiere esterne spetta agli Stati membri, che gestiscono direttamente le frontiere esterne dell’Ue. Ecco perché la cooperazione degli Stati e lo scambio di esperienze in questo settore è così importante”.

Stelio Fergola

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3 comments

Germano 5 Luglio 2023 - 8:40

Nessuna strategia, perché la Meloni non è una stratega.
Si “adatta” come tutti i politici alla comodità e alla fama. Questo “adattamento” è il prezzo della fama.
Qualsiasi Paese membro dell’UE, se vuole imporre la propria sovranità, deve solo minacciare di uscire dall’UE e dall’euro e gli altri Paesi, soprattutto i parassiti di Bruxelles, se la faranno sotto.
Questo volgare populista (populista in campagna elettorale quindi niente) vuole andare d’accordo con Dio e con il diavolo e perderà le redini in breve tempo.
I suoi “nuovi amici”, la lobby sionista, stanno già preparando il prossimo governo tecnico…

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Daniele Gennaro 5 Luglio 2023 - 8:32

Finirà malissimo Prenderà 88 calci nel culo lei e Piantedosi alla prossime elezioni, poi dovremo lottare per insediare finalmente un governo etnonazionalista
https://voxnews.info/2023/07/05/meloni-non-bastano-100mila-clandestini-ne-stanno-arrivando-altri-video/

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fabio crociato 5 Luglio 2023 - 9:25

La Romania è esente dalla questione ?! Come mai ?! EU a corrente alternata e di comodo perché il terreno non è pronto? Non idoneo alla accoglienza solo perché lo ha deciso il capitalismo saccheggiatore !! Maschera caduta…

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