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Colpo grosso a Casa Cervi: rubato l’incasso della festa del 25 aprile

by Sergio Filacchioni
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25 aprile

Roma, 26 apr – Finito il circo del 25 aprile si contano i danni: dagli gli scontri a Roma e Milano tra antagonisti e Brigata Ebraica arriviamo al furto avvenuto giovedì sera ai danni di una collaboratrice dell’Istituto Cervi. L’avrebbero aggredita e poi rubato l’intero incasso del 25 Aprile a Casa Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), dove nel corso della giornata c’era stata la Festa della Liberazione.

25 aprile di festa, botte e furti

All’evento avevano partecipato anche Maurizio LandiniRomano Prodi e Stefano Bonaccini. Il presidente dell’Emilia-Romagna ha quindi commentato: “La mia solidarietà e vicinanza. Mi auguro vengano quanto prima individuati i malviventi e recuperato l’incasso. Che vergogna!”. “L’aggressione fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze sulle persone, ma in pochissimi secondi è andato in fumo buona parte del ricavato di uno splendido 25 Aprile, il lavoro di tantissimi volontari, dei collaboratori di Casa Cervi, e l’entusiasmo di un pubblico partecipe e generoso”, ha spiegato l’Istituto. “Uno schiaffo a tutto il popolo di Casa Cervi – ha commentato la presidente Albertina Soliani  Questa Casa continua a essere nel mirino, 80 anni fa incendiata dai fascisti, oggi bersaglio di questa aggressione”, ha aggiunto. Saranno stati i fantasmi delle camicie nere ha colpire duro nel portafoglio dell’associazione? Le indagini sono in corso, avviate nella serata di giovedì dai Carabinieri. “Tutta l’Anpi esprime massima e appassionata solidarietà a Casa Cervi, all’Istituto Alcide Cervi, alla sua presidente Albertina Soliani, nonché nostra vice presidente nazionale, e al personale aggredito, per il furto di tutto il ricavato della grande festa popolare del 25 Aprile, a cui hanno partecipato migliaia di persone”. Lo ha detto il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo. “Un fatto gravissimo, per cui auspichiamo – ha continuato – l’immediata individuazione degli autori e la loro assicurazione alla giustizia”. Casa Cervi, ha concluso Pagliarulo, “è un luogo fondamentale per la memoria e la cultura antifascista, e nessuno deve osare violarlo e colpirlo criminalmente”. Il furto dell’anno.

Sergio Filacchioni

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