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Come sedurre le russe al Mondiale. Dall’Argentina arriva il manuale accusato di “misoginia”

by La Redazione
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Roma, 17 mag – Ormai anche “provarci” con una bella ragazza è diventato un delitto. Delitto di “misoginia”, stando al vocabolario usato dai gendarmi del politicamente corretto. L’ultima accusa di questo genere è stata lanciata contro l’Afa, la Federazione calcistica argentina. Il peccato capitale sarebbe quello, in vista dei Mondiali di calcio che si disputeranno in estate in Russia, di aver pubblicato un manuale (ufficiale) di “lingua e cultura russa”, in cui, tra le altre cose, viene illustrate alcune tecniche per sedurre le donne russe. L’accusa di misoginia, ovviamente, non si è fatta attendere, tanto da costringere l’Afa a ritirare il documento per poi ripubblicarlo con un testo “emendato”.
Ma che cosa avranno mai scritto i “misogini” dell’Afa? Eccone alcuni stralci: «Per avere qualche possibilità con una russa, bisogna avere cura di sé stessi, essere puliti, profumati e ben vestiti. La prima impressione per loro è molto importante, quindi prestate attenzione alla vostra immagine». A quanto pare, consigliare di lavarsi, profumarsi e ben vestirsi è diventato crimine di lesa maestà femminista. Quindi, cari maschietti che andrete in Russia, è meglio non farsi la doccia e puzzare. Altrimenti rischiate di apparire (e odorare) troppo “misogini”.
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Ma andiamo avanti: «Visto che le donne russe sono belle, molti uomini vogliono portarsele a letto. Da sapere che sono persone che vogliono sentirsi importanti e uniche: il consiglio è di trattare la donna russa come una persona di valore. A loro piacciono gli uomini con spirito di iniziativa: se non hai fiducia in te stesso allora devi esercitarti. E non preoccuparti: ci sono molte belle ragazze in Russia e non tutte sono buone per te. Sii selettivo». Insomma, anche essere intraprendenti è diventato un crimine. Siate timidi, impacciati e sottomessi. O magari no. Probabilmente le russe (ma anche le italiane, le spagnole e le donne di un po’ tutto il mondo) vi ringrazieranno. Alla faccia dei questurini del pensiero e del buon costume.
Elena Sempione

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