Home » Convegno Centro Machiavelli: “L’aborto non è un diritto”. E il “democratico” Pd perde la testa

Convegno Centro Machiavelli: “L’aborto non è un diritto”. E il “democratico” Pd perde la testa

by Stelio Fergola
0 commento
aborto Centro Machiavelli

Roma, 24 gen – Il Centro Machiavelli di Daniele Scalea organizza un convegno alla Camera sui temi di aborto ed eutanasia e i relatori dicono a fronte alta cose che al pensiero unico non piacciono molto (per non dire che fanno irritare pesantemente fegati e coronarie).

“L’aborto non è un diritto”: la posizione dei relatori

Per uno dei relatori, Marco Malaguti, aborto ed eutanasia “afferiscono a quella che è una tematica di valore primario della nostra contemporaneità, il tramonto dei valori”. Poi interviene Maria Alessandra Varone, ricercatrice di Filosofia all’Università di Roma Tre, che la dice diretta, chiara: “L’aborto non è un diritto legalmente accettabile”. E va anche oltre, asserendo che “nei casi più tragici, come quelli di stupro, non è mai giusto”. Il Centro Machiavelli, insomma, va dritto su un punto su cui la sinistra, da sempre, non accetta alcuna opinione contraria. Non a caso, come da sua tradizione, attacca violentemente.

Le ire dei “democratici” (e non solo)

Il convegno viene definito dai sedicenti democratici “un’aberrazione”. Per Valeria Valente del Pd “è gravissimo e inaccettabile che deputati della Lega mettano in discussione una legge dello Stato e non perdano occasione per manifestare una visione dei diritti delle donne talmente retrograda da riportare il Paese indietro di 50 anni. Ma riesce a fare perfino Italia Viva, da cui vengono parole ancora più violente: “Altro che Medioevo. Qui siamo oltre l’oscurantismo”. Insomma, il progresso risiederebbe solo nel conferire addirittura un “diritto” ad eliminare feti. Non una extrema ratio, non un’eventualità da scongiurare in ogni modo, ma “un diritto”. Per non parlare del proseguo, ancora peggiore, in cui si asserisce che “l deputato leghista Billi (organizzatore del convegno, ndr), che evidentemente vuole prendere il posto del senatore Pillon come campione di arretratezza, promuove un convegno alla Camera in cui si rimette in discussione la legge 194 e in cui si nega che l’aborto sia un diritto. Ancora una volta nel mirino finiscono le donne e la loro libertà. Maggioranza di inadeguati, incapaci e pure illiberali. Dovete andare a casa”.

Dunque, cari lettori, avete capito? Il progresso è solo nella proclamazione dell’aborto come diritto. L’eventualità estrema non è ammessa, neanche concettualmente. E non vi permette di pensare il contrario, brutti oscurantisti, medievali e magari pure terrapiattisti (il che sta sempre bene).

Stelio Fergola

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati