A Santiago del Cile il Conmebol, il comitato organizzatore della Coppa America, vuole dedicare sei posti – le nazionali partecipanti sono sedici totali – a selezioni “extra” sudamericane che andranno a completare il tabellone con le solite Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Uruguay, Paraguay, Perù, Ecuador, Venezuela e Bolivia. Proposta che è già stata approvata.
Gli azzurri non sarebbero nemmeno i soli provenienti da fuori: a farci compagnia ci sarebbero Spagna, Portogallo e Francia oltre a qualche squadra africana o asiatica. Perché chiamarla, dunque, Coppa America? Nelle recenti partite di Champions League capita di vedere la scritta “respect”, rispetto, a caratteri cubitali, eppure con queste decisioni è proprio quello che viene a mancare. Rispetto per l’identità di un intero continente e dei suoi popoli, abituati a ricevere i vincitori della Copa come delle divinità, adorati da folle oceaniche lungo le strade. Sì, il Conmebol ha commesso un grave autogol.
Giacomo Bianchini
1 commento
concordo con voi che ad una comeptizione continentale, debba partecipare soltanto gli stati di quel continente;
ma nell’articolo avete messo almeno una frase inadeguata,
“Rispetto per l’identità di un intero continente e dei suoi popoli, ”
identità….
in fondo cosa accomuna i “popoli” americani con quelli tedeschi, spagnoli, inglesi, francesi, italiani?
niente….