Roma, 4 mag – Ricordate il “caso flatulenze” del Tg1? Bene, perché ora gli sviluppi sono addirittura da tribunale, secondo gli ultimi aggiornamenti.
Caso flatulenze, ora si indaga per stalking
“Chi non sta in stanza con il collega non lavora più” sembra quasi una minaccia d’altri tempi. Considerato che “il collega” in questione era il petomane. Secondo la giornalista Daria Mondini infatti, dopo il suo “gran rifiuto” ci sarebbero state ripercussioni lavorative. Sulle quali al momento si sta indagando. Lo affermano proprio i suoi legali, Ruggero Panzieri, Francesco Flavio D’Urso e Claudio Loiodice (consulente criminologo e procuratore speciale), che in una nota specificano: “La Procura Generale di Roma, dopo aver avocato le indagini, censurando di fatto la Procura presso il Tribunale di Roma e dopo accurati accertamenti, ha concluso le indagini preliminari nei confronti di alcuni dirigenti Rai accusati di stalking, lesioni e tentativo di violenza privata in concorso tra loro”. Le flatulenze del Tg1 da reato penale, insomma, per un caso che potrebbe generare addirittura un terremoto.
Cinque giornalisti e dirigenti sotto torchio
“Non si trattava solo di incresciose e maleodoranti flatulenze” quelle alla redazione del Tg1 “bensì di fatti gravissimi per i quali da anni aspettiamo giustizia”. Al netto del colore – e dell’odore – “comico” della vicenda, insomma, per i legati c’è molto altro. La Mondini avrebbe, senza troppi giri di parole, subito penalizzazioni professionali, venendo assegnata unicamente a “servizi brevi” e spesso attaccata verbalmente. Adesso, per questo strano caso, sono cinque i giornalisti e dirigenti Rai sotto torchio che potrebbero finire a processo. Nomi già noti da tempo: l’allora vicedirettore del Tg1 Filippo Gaudenzi, Andrea Montanari, poi direttore di Radio Rai 3, Marco Betello, Piero Felice Damosso e Costanza Crescimbeni. E chissà come andrà a finire.
Alberto Celletti
1 commento
Con la crociata D.Mondini senza se e senza ma. I flatuli peggiori non sono quelli prettamente organici.