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La scienza dà ragione a Nietzsche: l’istinto del gregge esiste

by Francesco Meneguzzo
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istituto per le applicazioni del calcolo (Iac) del Cnr

Roma, 11 mag – I pedoni in gruppo e le folle si comportano come pecore, quando non sanno dove andare, e si possono controllare: una scoperta, a cui ha contribuito l’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) di Roma, che con un’opportuna guida nascosta potrebbe consentire di gestire in modo ottimale situazioni quali i flussi dei pellegrini al prossimo Giubileo.

Marciare per non marcire nel gregge, si direbbe: in situazioni di confusione, infatti, i gruppi umani si comportano esattamente come le greggi di pecore, tendendo a seguire le persone davanti a loro, in particolare se sembrano sapere dove andare. Un comportamento che, secondo il nuovo studio italo-tedesco (hanno partecipato scienziati della Technische Universität di Monaco di Baviera), può essere sfruttato per orientare i movimenti di una folla in situazioni di emergenza, magari mescolando ad essa soggetti che sappiano precisamente come comportarsi. Una ricerca che potrebbe tornare utile, per esempio, per gestire al meglio i flussi di pellegrini del prossimo Giubileo straordinario annunciato da Papa Francesco.

Una ricerca, aggiungiamo noi, che certifica col sigillo della scienza l’efficacia della pratica delle infiltrazioni nei cortei, così come la capacità di talune avanguardie di trascinare la folla verso confronti dai quali ciascuno normalmente si asterrebbe.

Abbiamo voluto testare sul campo la correttezza delle previsioni dei modelli matematici per il controllo delle folle che sfruttano il cosiddetto ‘effetto gregge’”, spiega Emiliano Cristiani dell’Iac-Cnr. “Si tratta di un comportamento che si manifesta in animali sociali, come oche, scarafaggi e, naturalmente, pecore, che porta a muoversi seguendo i compagni vicini, indipendentemente dalla loro destinazione. In matematica, un gregge è un esempio di sistema auto-organizzante, un gruppo composto da un numero elevato di ‘agenti’ che seguono regole semplici e in cui le dinamiche individuali sono influenzate da quelle degli agenti più prossimi. Nonostante si tratti di atteggiamenti solitamente associati ad animali, studi del genere sono utili per indirizzare al meglio anche grandi folle di esseri umani in situazioni delicate come nei piani strategici di evacuazione”.

Effetto Gregge

Mentalità del gregge

L’esperimento, pubblicato sul noto repository internazionale per le anteprime di pubblicazioni scientifiche, arXiv, si è svolto di recente nel Dipartimento di matematica della Sapienza – Università di Roma.

A due gruppi di circa 40 persone ognuno è stato chiesto di raggiungere, a partire da un’aula, un determinato luogo, sconosciuto a tutti tranne che a una persona nel primo gruppo e a cinque nel secondo (che non si sono svelate fino alla fine dell’esperimento). “Uscendo dalla classe”, prosegue il ricercatore Iac-Cnr, “i soggetti hanno mostrato una lieve tendenza ad andare a destra, verso la parte del Dipartimento a loro più familiare, presto superata dal desiderio di raggiungere e seguire i compagni che si trovavano di fronte a loro. Questo comportamento ha permesso alle persone informate di ‘trascinare’ gli altri, portandoli a destinazione lungo il percorso più veloce”.

Si tratta del primo esperimento di questo genere effettuato con pedoni in un ambito di ricerca. Gli studiosi hanno verificato che le persone non sembrano a loro agio con istruzioni calate dall’alto, ma diventano docili quando viene fatto loro credere di scegliere autonomamente.

Nuovi modelli matematici e metodi di ottimizzazione sono stati usati in combinazione per trovare la strategia dei ‘leader nascosti’ e portare tutti a destinazione evitando attese e congestioni. La migliore consiste nello spezzare la folla per indirizzarla verso tutte le uscite disponibili, anche le più lontane e meno conosciute. Nel caso di una sola uscita, invece per garantire un deflusso ottimale è paradossalmente preferibile ingannare alcune persone conducendole lontano da essa, per poi riportarle successivamente nella giusta direzione”.

Francesco Meneguzzo

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