Roma, 24 mag – Riccardo Giusto nacque a Udine il 10 febbraio 1895 e, per molti anni, svolse la mansione di facchino alla stazione della città friulana. Rimasto orfano in tenera età, per poter sopravvivere fu costretto a lasciare la scuola e concentrarsi, a tempo pieno, sul lavoro.
Nel 1914 il giovane venne chiamato alle armi e arruolato nel battaglione Cividale. Nel maggio del 1915 il Regno d’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria e Riccardo Giusto venne mandato immediatamente, con i suoi compagni, a presiedere la difesa sull’altopiano del Kolovrat al confine con la Slovenia.
Mentre tutte le truppe restavano nelle retrovie, il giovane e altri esploratori vennero mandati in perlustrazione. I giovani soldati avanzarono per non più di 100 metri in territorio austriaco alle 2:00 del 24 maggio e vi restarono per circa 2 ore quando, alle 4:00, fu sparato un colpo di fucile: il giovane cadde esamine e morì sul colpo. Riccardo Giusto fu il primo fante a cadere per l’Italia durante il primo conflitto mondiale.
Per questo motivo sul monte Kolovrat troviamo un cippo con la seguente citazione: “A Riccardo Giusto, Alpino del VIII Reggimento che, a Monte Natpricciana il 24 – 5 – 1915, nel nome santo d’Italia, per primo la giovinezza immolando battezzava col proprio sangue il cimento della virtù italica che Vittorio Veneto poi consacrava glorioso trionfo”.
Tommaso Lunardi
Eroi dimenticati: il primo martire del Piave, Riccardo Giusto
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1 commento
Mi spiegate una cosa?? Citate il testo della lapide dedicata a Riccardo Giusto ove è chiaramente scritto che era un Alpino, e poi lo definite <>??
D’accordo che gli Alpini sono una “specialità” della Fanteria, ma anche i Bersaglieri o i Paracadutisti sono “specialità” della Fanteria