Home » Facebook ha acquisito Ctrl-Labs, la startup del bracciale che “legge il pensiero”

Facebook ha acquisito Ctrl-Labs, la startup del bracciale che “legge il pensiero”

by Davide Romano
0 commento

Roma, 24 set – Tra una censura e l’altra Facebook trova il tempo di fare una nuova acquisizione. Il gigante social ha infatti comprato Ctrl-Labs, una startup conosciuta per aver progettato il bracciale che “legge la mente”. Più precisamente si tratta di comunicazione neuronale, una tecnologia che sostanzialmente promette di far interagire i dispositivi elettronici con il pensiero. Attraverso gli impulsi neuronali.

Condividere una foto con il pensiero

A dare l’annuncio dell’acquisizione è stato il vicepresidente di Facebook, Andrew Bosworth, che si occupa per la società di Menlo Park di tutto quello che riguarda la realtà virtuale e aumentata. “I neuroni del nostro midollo spinale mandano segnali elettrici ai muscoli della mano, per farle fare movimenti specifici come quello di cliccare su un mouse o di premere sul touchscreen del nostro smartphone”, ha spiegato Bosworth in un post su Facebook. “Il braccialetto convertirà questi impulsi in un segnale digitale da trasmettere al telefono o al computer. Potremmo condividere una foto con un amico con un gesto della mano, o addirittura con il solo pensiero”. 

Zuckerberg ci entra nel cervello

Considerando il modo in cui Facebook utilizza i dati dei propri utenti, la profilazione a fini commerciali o la censura per ragioni politiche, c’è poco da stare allegri all’idea dello sviluppo di una tecnologia in grado di leggere il nostro pensiero e tradurre i nostri impulsi neuronali in azioni. Altro che leggi sulla privacy o Gdpr vari. Facebook punta molto sullo sviluppo di questa tecnologia: secondo quanto riportato informalmente dalla Cnbc Zuckerberg avrebbe sborsato fino a un miliardo di dollari per assicurarsi l’acquisto della Ctrl-Labs.

Ctrl-Labs fondata dal creatore di Explorer

Il fondatore della startup, il neuroscienziato Thomas Reardon, già creatore per la Microsoft del browser Internet Explorer, entrerà a far parte del Facebook Reality Labs, la divisione che Zuckerberg ha dedicato alla ricerca sulla realtà virtuale e aumentata. Quello della “lettura del pensiero” è un vecchio pallino di Facebook, visto che già nel 2017 il gigante di Menlo Park aveva annunciato un'”interfaccia cervello-computer” che avrebbe dovuto consentire di trasformare i pensieri in testi scritti attraverso il monitoraggio di segnali cerebrali. Con l’acquisizione di Ctrl-Labs il sogno di Zuckerberg potrebbe divenire realtà in tempi relativamente brevi. C’è da preoccuparsi.

Davide Romano

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati