Sempre davanti al suo esercito, esempio che guida e sprona in prima fila, incarnando una concezione del combattere in prima linea assai lontana dagli odierni generali da remoto o addirittura eroi da tastiera. Potremmo dunque immaginare Cesare come un vero e proprio fuoco in movimento, capace di incendiare gli animi dei suoi soldati come nessun altro e spingerli ad azioni leggendarie. Scrive Svetonio: โmitissimo per natura, anche nel vendicarsi contro i pirati dai quali era stato catturato, una volta ridottili in suo potere, poichรฉ in precedenza aveva giurato che li avrebbe crocifissi, prima li fece sgozzare, e solo dopo crocifiggereโ. Cesare ristabilรฌ il Principio Imperiale su Roma, andando a sostituire la Repubblica che viene descritta, in “vite parallele” di Plutarco, in preda al disordine ed alla corruzione. Possiamo tranquillamente asserire che Cesare si impose come principio ordinatore sul caos e che, attraversando il Rubicone, dichiarรฒ guerra al disordine che regnava a Roma e non alla cittร stessa, come affermano gli storici. Riportรณ lโordine ed il Diritto nell’Urbe.
Secondo la nostra Tradizione Sacra, la Vittoria, la riaffermazione del Giusto, sono raggiungibili solo attraverso la “via di Marte”. Cesare rese visibile all’occhio umano questo concetto. Tra le varie riforme che attuรฒ, si prese il merito di collocare, per primo, le forze militari lungo i confini dell’Impero (“Marte รจ a difesa dei confini, vigila e protegge dai nemici visibili ed invisibili”). Dal 44 a.C. assunse la carica di dittatore perpetuo e per questo รจ ritenuto da Svetonio il primo dei dodici Cesari, in seguito sinonimo di imperatore romano. Egli morรฌ qualche anno dopo, senza ultimare tutte le riforme previste, subito dopo aver portato a termine il suo sacro compito. Anche in questo รจ possibile riscontrare una caratteristica interessante della forza Marte, ovvero la precisa definizione del suo intervento, limitato alla fase della battaglia. Raggiunta la Vittoria, Marte cessa il suo intervento “attivo” nella vicenda terrena. Si possono attribuire alla figura di Giulio Cesare tanti meriti, uno su tutti sicuramente quello di aver reso visibile, alla storia, un principio spirituale. Spetta ora ai figli di Marte, ai discendenti di Cesare, evocare questo principio.
Marzio Boni