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Hockey: domani scontro finale tra Bolzano e Salisburgo, o Italia – Austria

by Andrea Bonazza
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Bolzano, 20 apr – Se negli ultimi anni la provincia di Bolzano sta balzando sulle cronache sportive nazionali per la sua squadra di calcio, l’FC Alto Adige Sudtirol, la vera tradizione cittadina, però, porta ancora una volta un’altra disciplina sulle vette dello sport europeo. Stiamo ovviamente parlando dell’Hockey su ghiaccio, sport molto seguito nell’Europa centro settentrionale e orientale, ma in Italia praticato per lo più nell’arco alpino al di sopra della Pianura Padana. A Bolzano la tradizione hockeystica nasce nel lontano 1933, durante il Ventennio fascista che per gli sport ebbe grande attenzione. Da all’ora, la febbre per l’hockey nel capoluogo altoatesino è stata sempre più in crescita. Sempre competitiva con le storiche rivali: Milano, Varese ed Asiago, la squadra biancorossa si è aggiudicata nei decenni il ruolo di regina dell’Hockey in salsa tricolore. L’Hockey Club Bolzano vanta infatti il maggior numero di scudetti italiani vinti (19), conquistando anche 3 coppe Italia e 4 supercoppe italiane. Ma non finisce qui: rappresentando egregiamente la Nazione, l’HCB ha partecipato a diversi tornei internazionali portando a casa grandi vittorie in Alpenliga, la coppa delle Alpi, e nel Sei Nazioni.

La squadra italiana che ha conquistato l’Europa

Passano gli anni e, approdando al Terzo millennio, purtroppo la passione per l’hockey su ghiaccio è andata via, via sempre più scemando. Il Palaonda, palazzo del ghiaccio costruito in occasione dei mondiali di hockey del 1994, era divenuto ormai una cattedrale nel deserto con poche centinaia di irriducibili sostenitori ancora sugli spalti. Fatta eccezione per le gare playoff, sempre capaci di attirare comunque un nutrito pubblico di casa, la tradizione hockeystica pareva andasse a spegnersi come nel resto d’Italia. Questo declino avvenne fino all’estate del 2013, quando lo storico club bolzanino fece richiesta per accedere alla EBEL, campionato mitteleuropeo in prevalenza austriaco, all’epoca rimasto con sole 11 squadre. Dopo una lunga serie di non semplici trattative, la FISG e la LIHG diedero ufficialmente al Bolzano il via libera al trasferimento nella famosa lega d’oltre confine.

Davide vs Golia

Fu una prima stagione in Ebel incredibile, che rischiò però di essere anche l’ultima! Fin dalla prima partita, infatti, in trasferta nella odiata Innsbruck, vincendo 6 a 1 contro i padroni di casa l’HCB rischiò di essere espulso dal campionato a causa dei festeggiamenti troppo esuberanti di centinaia di supporters al seguito della squadra biancorossa. A causa dell’accensione di alcune torce-fumogeni, si verificarono gravi scontri con la polizia austriaca e il risultato, fuori dal ghiaccio, fu di quattro ultras bolzanini in manette e nove poliziotti feriti. Ma se i buonisti sfegatati d’oltalpe pretesero l’espulsione della squadra italiana dal campionato, bandendone i suoi calorosi tifosi, in pochi mesi le cose cambiarono non poco. Oltre ad un team fortissimo con la minima spesa (per lo meno rispetto alle altre squadre), il Bolzano poteva vantare infatti l’unica tifoseria sempre presente in ogni stadio, anche in infrasettimanale, dall’Austria alla Slovenia o all’Ungheria. Un tifo caldissimo e colorato che ancora oggi continua a lasciare a bocca aperta il pubblico straniero. Nemmeno a dirlo, come una bellissima favola la cenerentola italiana della Ebel arrivò in finale, alzando la coppa più ambita direttamente in casa della Redbull Salisburgo, club finanziariamente e agonisticamente più forte dell’intero campionato e non solo.

La seconda vittoria biancorossa a Salisburgo

Da quella indimenticabile primavera 2014, l’Hockey Club Bolzano tornerà a vivere appieno la sua storia, con partecipazioni alla Champions League conquistando il primato di unica squadra italiana a raggiungere simili risultati, fino alle qualificazioni nelle varie gare playoff della Ebel. Bisognerà aspettare la stagione 2017-2018 però per rivedere l’HCB sul primo gradino del podio delle grandi europee. Sembrava un anno completamente da dimenticare, con lo scoraggiamento dei tifosi nel vedere, a novembre, la propria squadra ultima classifica. Nonostante svariati cambi di formazione che colpirono anche lo stesso allenatore, il Bolzano non sembrava uscire dalla palude della sconfitta in cui si era impantanato. Al Palaonda sbarca però dalla Finlandia coach Suikkanen e, gradualmente, tornano in campo alcuni giocatori infortunati che rientrano nei ranghi con i nuovi attaccanti Angelo Miceli e Mattias Sointu. In poco tempo il Bolzano si risolleva e arriva a sfiorare il pick round prima di qualificarsi ai playoffs, proprio all’ultima partita, battendo i cechi dell’Orli Znojmo ai rigori, dopo essere stati sotto 3-0. Imprevedibile terrore delle austriache, nessuna squadra voleva scegliere il Bolzano come sfidante e, alla fine, toccò per prima alla rivale Klagenfurt che venne battuta non senza fatica. La finale ritroverà l’armata biancorossa, ultra-sfavorita da ogni pronostico, trionfare nuovamente a Salisburgo contro i giganti della Redbull, al termine di una emozionante serie decisasi solo alla settima gara.

Domani lo scontro finale tra Bolzano e Redbull

In questa stagione il Bolzano ha invece condotto un campionato da capolista, aggiudicandosi il primo posto in classifica e la tanto auspicata entrata in Champions. Nei playoffs la sofferenza è stata tanta, sia contro il Linz, sia contro il Vienna, con un risultato per nulla scontato e giocato fino all’ultimo puck. E adesso, siamo nuovamente alla resa dei conti con i tori di Salisburgo! Dopo una prima vittoria in casa, in un Palaonda gremitissimo, in queste ultime settimane il Bolzano è stato inginocchiato dalla Redbull per ben tre volte, con partite tiratissime come raramente si sono viste nell’hockey su ghiaccio, fino allo scorso martedì sera. Al termine di una prestazione estenuante, l’HC Bolzano ha messo finalmente in ginocchio i Bulls per 4 a 3, spegnendo così la festa del Salisburgo, che già pregustava la coppa. Questo venerdì, davanti a un Palaonda saturo in ogni ordine di posto e che ieri ha registrato il tutto esaurito in sole 3 ore e con migliaia di altre richieste biglietti in attesa, si svolgerà il tanto atteso scontro finale per il titolo. I settemila sostenitori del popolo biancorosso spingeranno i propri gladiatori in un match che, c’è da giurarci, non farà sconti nè prigionieri, lasciando l’Italia con il fiato sospeso con la speranza di vedere, una volta ancora, sventolare il tricolore sul tetto d’Europa. Anche nell’hockey.

Andrea Bonazza

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1 commento

fc 21 Aprile 2023 - 8:35

Ben altro rispetto al football fighetta, nauseante, di questi tempi! Vinca dunque il più forte!

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