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La vignetta del Fatto su Arianna Meloni fa schifo

by La Redazione
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Roma, 20 apr – No, non saremo certo noi a dire quello che si può o non si può scrivere e/o disegnare. Non amiamo la censura e invochiamo da sempre il libero confronto, anche quando (spesso) ci viene negato da chi si erge a probo tutore della democrazia. E poco ci interessa addentrarci nell’eterno dibattito sul diritto di satira, già colmo di amenità. Esprimiamo dunque un semplice giudizio, sacrosanto e doveroso di fronte a certe trovate volgari: la vignetta pubblicata dal Fatto Quotidiano su Arianna Meloni, sorella del premier e moglie del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, fa schifo. Sì, fa soltanto schifo. Esattamente come è del tutto imbarazzante la replica di Marco Travaglio a chi ha stroncato oggi quel disegno: “Non posso passare il mio tempo a spiegare le battute a chi non le capisce”.

Sì, questa vignetta del Fatto su Arianna Meloni fa solo schifo

La vignetta in questione, firmata da Natangelo e pubblicata dal Fatto in prima pagina, mostra la sorella di Giorgia Meloni mentre è a letto con un uomo nero. Quest’ultimo le chiede: “E tuo marito?”. Lei risponde: “Tranquillo, sta tutto il giorno a combattere la sostituzione etnica”. Ecco, neppure il coraggio di inserire il premier, l’autore dello schizzo ha preferito prendersela con la sorella. A prescindere da qualunque altra considerazione, già questo dovrebbe far riflettere Travaglio.

fatto vignetta

Sta di fatto che il primo ministro è intervenuto duramente, via social, sulla vignetta che prende di mira sua sorella. “Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico”, scrive la Meloni. “E il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati. Ma se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro. Con amore. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi ‘buoni’”.

La Redazione

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2 comments

fabio crociato 20 Aprile 2023 - 10:18

Ma quante storie. Ci hanno tolto dalle balle un certo Furio Colombo (quello era vero fiele quasi secolare, incontrastato per una vita) e ora si lamentano per una vignetta…; forse perché pericolosamente anticipatrice non per le famiglie delle Meloni ma per altre davvero più deboli. Qualcuno non dimentichi e si documenti sulle donne europee passate da Riccione al Kenya ! Quindi la questione etnica va vista in maniera ben più ampia e non si esaurisce a scaramucce locali, mentre nel mondo “qualcuno” cerca di difendere la propria etnia e tutti gli illuministi remano contro. Compreso il giornalista, comunque capace, Federico Rampini che spara (in disputa con Santoro), un incredibile parallelo tra Vietnam ed Ucraina, dimenticando che in Vietnam c’è stata una guerra civile per cause prettamente politiche, mentre in Ucraina è sorta la stessa cosa con l’ aggiunta pesante di motivi implicanti fattori etnico-raziali e pure religiosi. L’ intervento riparativo, di tipo giustizialista e quindi ritorsivo russo non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello Usa di allora.

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Kgb 22 Aprile 2023 - 9:31

…per contrapposizione fatene una sulla nasona 🌈 vestita da Fidel

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