Roma, 31 mar – Come molti altri paesi in Africa anche in Camerun la carenza di infrastrutture frena la crescita economica. Per capire la gravità del problema basti pensare che su una rete stradale di 121.873 chilometri solo 10.225 sono asfaltati, pari all’8,39% , mentre il resto della rete è fatto di strade che con le piogge diventano paludi di fango che di fatto impediscono ai mezzi di trasporto di muoversi.
Camerun, la rete stradale è una necessità
La buona notizia è che il governo del Camerun ha capito l’importanza di avere una rete stradale efficiente e per tale motivo ha vatato un piano per asfaltare 6mila chilometri di strade: questo dovrebbe avvenire prioprio in questo decennio che va dal 2020 al 2030: un’obiettivo che ha ottime possibilta’ di essere raggiunto, visto che a fine 2023 sono stati asfaltati già 2.400 chilometri di strade e ne rimarrebbero 3.600. Il governo non si limiterà soltanto ad asfaltare, ma anche a incentivare le imprese locali a produrre il bitume e tutto l’altro materiale necessario per poter portare avanti questi lavori così da minimizzare i costi e ottenere maggiori benefici economici. Quanto alle rotte interessate da questi investimenti e’ degna di nota la Mora-Dabanga-Kousseri, una strada che collega il Camerun con la Nigeria e il Ciad e la cui pavimentazione porterà enormi benefici economici a tutti questi tre paesi visto che si tratta di una importante rotta commerciale.
I finanziamenti
Per finanziare questo progetto la Banca Mondiale ha erogato un prestito di 330 milioni di dollari, e i lavori dovrebbero essere completati entro 18 mesi. Un aspetto importante di questo sta nel fatto che a eseguire i lavori non sarà una società cinese ma la Sotcogog, proveniente del Ciad e già presente in Camerun, visto che sta costruendo il ponte che collegherà la citta’ camerunese di Yagoua con quella ciadiana di Bongor e che dimostra che anche le societa’ africane possono portare a termine porgetti infrastrutturali complessi.
Giuseppe De Santis