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Il progresso della robotica: tra utilità e rischi per l’uomo

by La Redazione
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Roma, 21 gen – Se attualmente gli elettrodomestici risultano fondamentali nella vita dell’umanità contemporanea, anche i nuovi “robot” stanno ritagliando il loro spazio nella nostra società e spesso vengono usati per ricoprire ruoli che vengono prevalentemente svolti dagli umani. I progressi della robotica.

Robotica, l’incredibile “sostituzione” californiana

Tra le ultime notizie inerenti l’uso delle intelligenze artificiali, ne abbiamo una inerente il Raddison Hotel, ossia un albergo ubicato nella Silicon Valley californiana, il cui direttore ha deciso di utilizzare dei “robot” per sopperire alla mancanza del proprio personale inattivo a causa del contagio da Covid-19. Sebbene l’utilizzo di queste nuove macchine sia risultato proficuo per molte attività di ristoro(e non solo), il Ceo della compagnia Savioke IA, Steve Cousins, ha rilasciato una dichiarazione preoccupante per quanto riguarda l’uso dei dispositivi intelligenti nell’era moderna: “E’ inutile pagare altri stipendi allo staff, quando un robot può fare la stessa cosa“.

Evidentemente l’amministratore delegato della compagnia robotica, non considera come importanti i diritti dei lavoratori e tantomeno le diffuse e gradevoli relazioni di interazione sociale tra dipendenti e clienti. Se da un lato l’uso delle IA può dunque rivelarsi utile, dall’altro ci sono alcune notizie che fanno rabbrividire, come ad esempio l’uso di un vero e proprio “Magistrato-Robot” in Cina, uno stato le cui politiche fanno discutere tutto l’Occidente. E’ indiscutibile che in uno stato civile la giustizia non possa essere affidata alle macchine, le quali agiscono meccanicamente senza tenere conto di alcune situazioni estremamente delicate.

Le 3 leggi di Asimov

Nel corso della storia, qualcuno si è chiesto in base a quali criteri debbano essere costruite le intelligenze artificiali. Ad esempio Isaac Asimov, celebre autore di romanzi di fantascienza, ma anche biochimico e divulgatore scientifico vero e proprio. Asimov stabilì le 3 leggi della robotica a cui obbediscono i robot positronici.

Riassuntivamente, le 3 leggi della robotica decretano che:

1) il robot non deve recare danno agli umani

2)Il robot deve obbedire agli ordini umani

3)Il robot deve proteggere la propria esistenza purché non contrasti le prime due leggi.

Con il passare del tempo, è stata aggiunta una nuova norma, chiamata “Legge Zero”, la quale deve garantire non soltanto che un robot non rechi danno a un umano, ma anche che a causa di un suo mancato intervento, un umano possa essere danneggiato. Chiaramente queste regole sono complesse ed è difficile che le IA possano comprenderle, inoltre sarebbe estremamente difficile impartire queste nozioni ai robot utilizzati in un conflitto armato.

Quali pericoli?

Alcuni esperimenti da parte degli inventori robotici, hanno dimostrato come spesso alcune IA risultino ostili nei confronti del genere umano, parlando spesso della dominazione o della cancellazione della razza umana dal nostro pianeta. Tra le famose personalità che hanno espresso una preoccupazione per la possibile estinzione causata dalle intelligenze artificiali troviamo Elon Musk, CEO di “SpaceX” e della casa automobilistica “Tesla”. Dubbi fondati, in quanto l’ipotesi scientifica della “Singolarità” stabilisce che l’ invenzione delle IA possa scatenare una crescita tecnologica sfrenata, creando cambiamenti indecifrabili per l’uomo. In conclusione, è necessario tenere conto del fatto che le intelligenze artificiali sono prodotte dall’uomo e che oltre ad essere imperfette, potrebbero costituire anche un pericolo, dunque sarebbe opportuno monitorarle continuamente, affinché non risultino nocive per la vita umana.

Gabriele Caramelli

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1 commento

fabio crociato 30 Gennaio 2022 - 9:44

Come al solito si massifica la produzione di una merce ( in questo caso il robot ), per pagarne la relativa ricerca-sviluppo avanzata volta ad un suo utilizzo utile solo in settori estremi, “marginali”. Il rispetto della vita umana passa in secondo piano per l’ ingordigia folle della generazione illuministica…

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