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Il salto dal motoscafo è l’ennesimo delirio di una gioventù annoiata

by Stelio Fergola
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salto motoscafo

Roma, 10 lug – Ci mancava soltanto il “salto dal motoscafo”, all’elenco di follie che vengono esercitate quali “sfide social” a rischio anche di rimetterci la pelle. Un elenco che negli ultimi anni si arricchisce sempre di più, portando il livello di idiozia sempre più in alto.

Il salto dal motoscafo è solo l’ultima follia

Il salto dal motoscafo in corsa, pratica semi-suicida a seguito della cui diffusione si sono registrati ben quattro morti negli ultimi mesi solo negli Usa, è l’ultima di una lunga serie che da anni diventa sempre più ricca. Abbiamo visto di tutto: dalla “Blue Whale” di provenienza russa (50 regole estreme tra cui figura addirittura tagliarsi le vene e saltare dal tetto di un palazzo), alla “Knock out challenge” (dare un pugno a un passante per strada a caso, per il gusto di fare del male e vedere cosa succede), stupidissime come il cosiddetto “Eye Balling” (buttarsi la vodka negli occhi), fino a follie sadiche come i festini erotici in cui svariati giovani consumavano sesso non protetto con la sfida precipua di mettere incinta (per poi fare aborire) le ragazze coinvolte nel “gioco”. Per non parlare della “Blackout Challenge”, consistente nella privazione di momentanea di ossigeno a un partecipante. Ce ne sono davvero così tante che è difficile anche fare un elenco esaustivo.

Comunque, saltare dal motoscafo in corsa sta diventando così di moda da costituire un problema enorme per i soccorritori, come ammette – riportato dal Daily Mail – il capitano Jim Dennis della Childersburg Rescue Squad a una tv locale della California: “Negli ultimi sei mesi abbiamo avuto quattro annegamenti facilmente evitabili. Stavano facendo una sfida su social. È quando sali su una barca che va ad alta velocità, salti giù e fondamentalmente ti pieghi quando arrivi a contatto l’acqua. I quattro di cui parliamo, quando sono saltati fuori dalla barca, si sono letteralmente rotti il collo. Praticamente sono morti all’istante”.

È la noia la chiave di tutto (ma non solo)

Primariamente bisogna sottolineare che non si tratta affatto di una giustificazione. I traumi – per fare un esempio – sono spesso la causa prima della cattiveria o dei comportamenti non esattamente sociali che si manifestano nel mondo. Solitamente – ovviamente non sempre – cattiverie subite portano ad altre cattiverie esercitate, spesso contro innocenti. Queste situazioni sembrano lavorare in modi similari, ma con la variante di venire applicate contro sé stessi. In estrema sintesi: “rischiamo la vita pur di provare un’emozione”. Si dirà: esistono tanti sport estremi. Ma esistono anche gli addestramenti e le condizioni minime di sicurezza. Non è certamente una passione per il paracadutismo ad essere al centro della questione in questo frangente (tanto più che nella pratica appena citata ci si lancia adeguatamente equipaggiati esattamente – guarda un po’ – per arrivare a terra sani e salvi). C’è solo l’idea, nel caso in esame, di rischiare futilmente l’osso del collo per un brivido. Con tutte le conseguenze drammatiche del caso. C’è la noia alla base? Certamente. Ma non si può circoscrivere a quella, e forse suonerebbe come un’attenuante (mentre non ve n’è alcuna). Il vuoto cosmico, forse, appare una spiegazione ancora più concreta, per quanto retorica possa sembrare: è un’esistenza talmente vuota, quella dell’Occidente cresciuto nell’esclusivo materialismo, da contagiare sempre più persone, in un vortice del nulla che porta disperatamente alla ricerca di emozioni a qualsiasi costo, anche della pelle. Ne è testimone ulteriore, ormai più di sessant’anni fa, la diffusione delle droghe. Anch’essa negli anni sviluppatasi sempre più, insieme ad altre questioni. Droghe che sono sempre esistite, sia chiaro, ma che non hanno mai avuto un “ruolo sociale” così esteso e distruttivo. Quanto osserviamo oggi rappresenta un peggioramento estremo perfino di quel quadro già di per sé molto critico.

Stelio Fergola

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2 comments

Benoit 10 Luglio 2023 - 1:37

Lasciamo che la selezione naturale faccia il suo corso.

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Germano 10 Luglio 2023 - 1:54

Imaginate quando arriverà l’intelligenza artificiale” …

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