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“Irpef, accorpare due aliquote al 23%”: il governo prova a dare ossigeno alla classe media?

by Aurelio Del Monte
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irpef scaglioni

Roma, 19 sett – Il governo starebbe provando a dare ossigeno alla classe media con un’Irpef più bassa . Almeno, secondo le dichiarazioni ufficiali, perché poi siamo abituati ad essere come san Tommaso, specialmente su questioni di cui si dibatte ormai da decenni.

Irpef, due scaglioni raggruppati in quello più basso?

A parlare è il sottosegretario all’Economia Maurizio Leo, il quale annuncia chiaramente che uno degli obiettivi di questo governo sarà quello di accorpare i primi due scaglioni Irpef ed estendere l’aliquota più bassa, quella al 23%, ai redditi fino a 28mila euro. Questo per evitare che la tassazione attuale divori il taglio del cuneo fiscale. Ovviamente, è tutto in stand by, perché ci sono le solite “coperte” di cui discutere. Leo ha infatti aggiunto che “se riduciamo il cuneo fiscale e quindi mettiamo più soldi nelle tasche dei contribuenti, ma poi lasciamo il meccanismo a 4 aliquote parte di quello che diamo viene poi mangiato dalle tasse”. Unendo i primi due scaglioni “otteniamo il duplice risultato di dare più soldi in tasca agli italiani ma evitando che ci sia una riduzione del flusso finanziario per effetto del meccanismo a 4 aliquote”.

Dare ossigeno alla classe media

I redditi più bassi se la passano male, ma soffrono anche l’impoverimento di una classe media che potrebbe dargli  più mercato e lavoro. Premesso che l’ideale sarebbe abbassare anche a fasce più basse di reddito, l’opzione che starebbe studiando l’esecutivo non può essere messa così facilmente da parte. Servirebbe ridare ossigeno a una classe media che negli ultimi decenni si è spesso ploretarizzata, inquadrata in redditi sulla carta più alti ma nei fatti molto più bassi di quanto si possa immaginare, strozzati dalle tasse e da spese insostenibili. Riusciranno a farlo? Con il quadro e la struttura-gabbia socioeconomica in cui ci troviamo a vivere, è plausibile essere pessimisti. Che se ne parli è comunque importante: ma servono i fatti.

Aurelio Del Monte

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