Molti lo ignorano ma è proprio in quegli anni, quando lo stato fascista diffondeva tra i più giovani il proprio modello educativo basato sulla virilità e sul disprezzo per la vita comoda, che il Rugby si diffondeva tra le fasce giovanili della società italiana e non solo. Questo sport inglese fu nel tempo sempre più apprezzato dalle gerarchie del ventennio proprio per i suoi principi nobili e le caratteristiche di gioco fondate sulla lotta. Talmente tanto apprezzato da spingere l’allora segretario del Pnf Achille Starace a dichiarare: “…il giuoco del Rugby, sport da combattimento, deve essere praticato e largamente diffuso tra la gioventù fascista”.
Il 20 maggio, dunque, non è una data qualsiasi, è il giorno della nascita di un movimento che si è sviluppato e diffuso rapidamente in tutto lo stivale, ma che purtroppo proprio a causa del suo forte legame col regime, nel secondo dopoguerra, è caduto in disgrazia ed è stato per molti anni ignorato, marginalizzato e, in molti casi addirittura etichettato, come “sport di destra”. Fortunatamente negli ultimi anni, grazie soprattutto all’ingresso dell’Italrugby nel Torneo delle 6 Nazioni, il Rugby ha riacquisito quel fascino perduto dopo decenni di discriminazione silenziosa. Per chiunque volesse provare un brivido forte, nel Museo del Rugby di Colleferro è custodita e conservata la maglia n. 4 di quello storico test match, indossata da Giovanni Dora, consegnata dal nipote Stefano Mor, alla Fondazione, nell’agosto del 2014.
Mauro Pecchia
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Non lo sapevo, grazie per la storia che a scuola non dicono
completamente ignorante in materia non conoscevo questo e bene saperlo da primato nazionale complimenti quando in giro i tg parlano del nulla di centenari o dei denti di qualche soubrette .il fascismo secondo me era avanti per l epoca ancora adesso mi stupisce
Purtroppo molti amavano il wisky and soda ……vedi Ciano e company
Ti consiglio un libro Donna Rachele mia nonna, con molti documenti d’archivio mai citati dalla storia
Io cio una cartolina di questa oggi 2019 . La voglio vendere fatemi un’ oferta