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Basket: “Per vincere servono gli italiani”, il futuro dell’Olimpia visto da Repesa

by Lorenzo Cafarchio
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repesaMilano, 28 apr – “Milano merita di stare al vertice in Europa, il nostro progetto comincia adesso e io so dove voglio andare. Cibona, Partizan, Jugoplastika, Panathinaikos, Olympiacos, Real e Barcellona: negli ultimi 30 anni nessuno ha vinto senza un nucleo di giocatori indigeni. Lo costruiremo”. Le parole appena pronunciate – estrapolate da un’intervista alla Gazzetta dello Sport – arrivano dalla bocca di Jasmin Repesa allenatore dell’Olimpia Milano. Il concetto è chiaro ed universale, per vincere servono giocatori nati in Italia e questo il tecnico croato lo sa bene.

Il vero problema è che nella nostra penisola, in questo momento, a parte i semidei che giocano al piano di sopra in Nba, sono in numero davvero esiguo i giocatori che possono far cambiare il passo alla corazzata presieduta da Giorgio Armani. “Dobbiamo scovare quelli che hanno fame, voglia di crescere e di vincere ci sono. Il secondo è quello di farli lievitare a tutti i livelli. Poi miglioreremo la qualità del nostro scouting per non sbagliare gli stranieri”, le idee messe in campo dalla guida della formazione fresca vincitrice in Coppa Italia è importante per un movimento che ha visto deragliare, pesantemente, la sua credibilità a livello europeo. La compagine meneghina sono anni che lotta per assestarsi tra le migliori quattro dell’Eurolega, ma viene puntualmente respinta. Repesa chiede tempo, il budget milanese è una spanna al di sotto della prima fascia di squadre a livello europee, ma con la programmazione – l’Atletico Madrid nel calcio ne è esempio – si può arrivare ovunque. Per facilitarsi il lavoro il coach balcanico avrà al suo fianco dalla prossima stagione Roberto Breveglieri, in veste di responsabile del settore giovanile, che arriverà dalla Fortitudo Bologna.

Ma chi sono questi fantomatici giocatori da affiancare ad Andrea Cinciarini e ad Alessandro Gentile? Proviamo a fare una scaletta dei migliori talenti visti nel nostro massimo campionato. Andrea Amato, playmaker, è già dell’Armani, ma in questo momento si trova in prestito all’A.S. Pistoia Basket 2000, dopo aver disputato in A2 due stagioni convincenti con la maglia della Junior Casale. Guardando a Reggio Emilia non si può che citare la guardia, classe ’93, Amedeo Della Valle e l’ala Achille Polonara. Un’altra accoppiata arriva da Trento e recita i nomi di Davide Pascolo – ruolo ala – e il 20enne Diego Flaccadori, guardia che da pochi giorni ha sciolto le riserve e si è dichiarato eleggibile al prossimo Draft Nba. La strada per le scarpette rosse verso la vetta del Vecchio Continente è ancora lunga, ora tutte le energie sono incentrate sulla conquista del 27esimo scudetto, ma da questa estate la musica potrebbe cambiare.

Lorenzo Cafarchio

 

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