Chi ha a cuore il ruolo centrale della famiglia quale asse portante su cui si regge la comunitร di destino dovrebbe ripartire da qui: assegnare al padre il suo compito autentico, che non รจ in primo luogo quello del migliore amico dei figli, dellโโuomo che passa lโaspirapolvereโ o quello di sganciare soldi alla moglie capricciosa. Il padre รจ il centro vitale della famiglia, egli รจ in primo luogo autoritร ed esempio e il suo compito, difficile e delicato, รจ quello di assicurare la durata della stirpe connettendo le generazioni. Citando Jรผnger fuori contesto, sorge una provocazione puntuale: ยซLunghi periodi di pace favoriscono lโinsorgere di alcune illusioni ottiche. Tra queste la convinzioยญne che lโinviolabilitร del domicilio si fondi sulยญla Costituzione, che di essa si farebbe garante. In realtร lโinviolabilitร del domicilio si fonda sul caยญpofamiglia che, attorniato dai suoi figli, si preยญsenta sulla soglia di casa brandendo la scuยญreยป.
Lโimmagine รจ primordiale, legata a un mondo rurale e semplice, ma per questo piรน autentico e estraneo a ogni forma di giustificazione e razionalizzazione tanto di moda oggi. Da qui bisognerebbe ripartire, da una forte e profonda affermazione del ruolo dellโuomo, della virilitร e della virtรน, senza attardarsi in discussioni di retroguardia o, peggio, di carattere puramente difensivo.
In questa tipologia di distrazione mediatica rientra puntualmente la polemica animata dal giornalista Mario Adinolfi contro il film dโanimazione Kung Fu Panda 3, reo, a suo dire, di propagandare in modo soft lโidea gender di famiglia omosessuale: ยซLโidea che si possa crescere con due papร , uno biologico e uno adottivo, che in assenza di una mamma questa sia sostituibile da un doppione maschile. Continuo a considerare questi modelli tremendamente pericolosi, nessuno ha due papร , meno che mai un โpapร adottivoโ sostituisce una mammaยป.ย Alle parole di Adinolfi ha poi fatto seguito il caso della scuola dell’infanzia Alfa Beta Gamma di Ponte d’Oddi a Perugia che in seguito a proteste di alcuni genitori ha sospeso la gita al cinema con le classi. A quanto pare per alcuni cattolici questo film non sโha da vedere, talmente negativi sarebbero gli influssi sulla mente dei piรน piccoli.
La questione รจ mal posta da qualsiasi punto la si voglia vedere. Tanto per cominciare nel corso della pellicola viene chiaramente evidenziato che Po รจ nato dal ventre della sua defunta madre. Come giร si sapeva dai precedenti capitoli, il Guerriero Dragone รจ stato messo in salvo dai suoi genitori quando era ancora in fasce. Scampato alla distruzione del suo villaggio e alla morte di tutto il suo popolo, Po รจ stato adottato e cresciuto dal signor Ping, unโoca.ย In questo terzo film della serie il ritorno del padre biologico, figura che riunisce in sรฉ tutti i pregi e difetti del figlio, prepara alla piena realizzazione della personalitร del protagonista. In una scena intensa รจ il padre Li Shang a mostrare la foto della famiglia riunita (papร , mamma e piccolo Po), ritornando con la memoria agli eventi che li divisero per oltre ventโanni. Insistere sul ruolo dei due papร del panda come se si nascondesse una allusione a rapporti omosessuali o a qualche dibattito tanto in voga in Italia, appare dunque davvero esagerato. Perfino un sito come Wired, che certo avrebbe applaudito in caso contrario, ha riconosciuto come stanno le co
Il destino di Po lo ha portato a essere cresciuto da un padre adottivo. Trovatosi a uno snodo cruciale della sua vita โ dover diventare Maestro del Qi โ deve anche compiere i passi necessari per diventare adulto. Per questo il percorso verso la maturazione richiede la presenza del padre, di quellโasse che connette allโorigine ed educa, cioรจ trae fuori lโautentico se stesso. Il ruolo dei due papร nella vicenda non รจ quello di rimpiazzare il ruolo della madre o di costituire un nucleo famigliare โgenderโ, ma quello di fornire a Po la forza indispensabile a โdiventare ciรฒ che รจโ. Viene ribadito numerose volte lo sprone a migliorare se stessi, uscire dalle sicurezze quotidiane e accettare la sfida di conquistare il proprio destino. Li Shang e il signor Ping non andranno a vivere insieme, non si intratterranno in ambigui sodalizi amorosi; si alleeranno e si armeranno, aiutando Po e il suo popolo a sconfiggere la minaccia di Kai.
Parlare anche in negativo di tematiche pretestuose e distorsioni culturali come la โteoria genderโ รจ un modo per fare il gioco dellโavversario. Si introduce un argomento in piรน a suo favore, un punto di appoggio e nel caso specifico lo si fornisce โ sbagliando โ di una piattaforma mediatica e comunicativa immensa qual รจ un cartone animato. Vanno invece valorizzati tutti i tratti migliori di un lungometraggio come Kung Fu Panda 3, come ha ben fatto Serena Nannelli per il Giornale: ยซLa peculiaritร di ” Kung Fu Panda 3″ รจ la leggerezza con la quale affronta temi complessi, di tipo perfino filosofico e religioso, rendendoli accessibili e di facile comprensione. Il celebre “conosci te stesso” รจ qui declinato in corollari in grado di aiutare a far fiorire la natura profonda e le attitudini di cui ognuno, anche il piรน pigro, insicuro e maldestro degli individui รจ dotato dalla nascita. รย questa, del resto, l’arte dell’insegnamento, come imparerร Po, all’inizio inadeguato nelle vesti di maestro di kung fu ma, nel finale, autentica levatrice di talenti. L’invito a fare di piรน, a diventare la migliore versione possibile di sรฉ, la riscoperta delle proprie radici, l’importanza di avere fiducia e di unire le forze a quelle dei propri simili sono solo alcuni dei potenti input interiori rilasciati da questo film “per bambini”ยป.ย Affermare con forza ed estro archeofuturista virtรน e virilitร , il resto sono solo polemiche di retroguardia sconfitte in partenza.
Francesco Boco
2 comments
non so ma a me รจ sembrato davvero di una noia e per niente divertente e buoni sentimenti e giร visto da star male.
La “teoria gender”, per come la presenta il Vaticano e i politici suoi devoti e le varie lobby catto(comuniste o reazionarie)non esiste.
Ci sono delle estremizzazioni negli studi del gender(gender studies appunto) e del femminismo radicale/liberal (poco a che vedere con un femminismo serio ) cosรฌ come l’utilizzo dell’ideologia mondialista di queste tematiche, ma per il resto “teoria del gender” รจ solo uno spauracchio, l’ennesima scusa per fare “caccia alle streghe” e sessuofobia da parte dei poteri forti clericali e religiosi/monoteisti, e non a caso la crociata/jihad antigender vede insieme appassionatamente lobby cattoliche,lobby sioniste e lobby islamiste