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Kung Fu Panda 3: ma quale gender, รจ pura etica guerriera (e comunitaria)

by Francesco Boco
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kung fu pandaRoma, 20 mar – La paternitร  รจ una cosa delicata. Il ruolo del padre รจ negli ultimi anni fortemente sotto attacco dal punto di vista culturale e non solo. Un pretestuoso femminismo di ritorno portabandiera di tardive rivendicazioni di emancipazione fa il paio con una propaganda martellante su una necessaria riprogrammazione di tutti i comportamenti tradizionalmente considerati maschili. Messa al bando del fumo, abolizione della leva obbligatoria, crescente marginalizzazione di ogni forma di aggressivitร  ed espressione di forza fisica (anche solo in ambito sportivo), costruzione di un immaginario del papร  debole, amichevole, svuotato di credibilitร . Se questi sono alcuni dei messaggi che passano da qualche anno a questa parte nei fumetti, nei cartoni animati, nei film, nelle pubblicitร , piรน in generale Kung-fu dragonenella societร  e nella vita quotidiana, questo รจ avvenuto indubbiamente per un crescente svuotamento del ruolo virile nella cosiddetta โ€œsocietร  civileโ€. Messi sulla difensiva, i maschi si sono sempre piรน ridotti a elementi accessori del nucleo famigliare, finendo col subire un’autentica forma di spossessamento.

Chi ha a cuore il ruolo centrale della famiglia quale asse portante su cui si regge la comunitร  di destino dovrebbe ripartire da qui: assegnare al padre il suo compito autentico, che non รจ in primo luogo quello del migliore amico dei figli, dellโ€™โ€œuomo che passa lโ€™aspirapolvereโ€ o quello di sganciare soldi alla moglie capricciosa. Il padre รจ il centro vitale della famiglia, egli รจ in primo luogo autoritร  ed esempio e il suo compito, difficile e delicato, รจ quello di assicurare la durata della stirpe connettendo le generazioni. Citando Jรผnger fuori contesto, sorge una provocazione puntuale: ยซLunghi periodi di pace favoriscono lโ€™insorgere di alcune illusioni ottiche. Tra queste la convinzioยญne che lโ€™inviolabilitร  del domicilio si fondi sulยญla Costituzione, che di essa si farebbe garante. In realtร  lโ€™inviolabilitร  del domicilio si fonda sul caยญpofamiglia che, attorniato dai suoi figli, si preยญsenta sulla soglia di casa brandendo la scuยญreยป.

Lโ€™immagine รจ primordiale, legata a un mondo rurale e semplice, ma per questo piรน autentico e estraneo a ogni forma di giustificazione e razionalizzazione tanto di moda oggi. Da qui bisognerebbe ripartire, da una forte e profonda affermazione del ruolo dellโ€™uomo, della virilitร  e della virtรน, senza attardarsi in discussioni di retroguardia o, peggio, di carattere puramente difensivo.

In questa tipologia di distrazione mediatica rientra puntualmente la polemica animata dal giornalista Mario Adinolfi contro il film dโ€™animazione Kung Fu Panda 3, reo, a suo dire, di propagandare in modo soft lโ€™idea gender di famiglia omosessuale: ยซLโ€™idea che si possa crescere con due papร , uno biologico e uno adottivo, che in assenza di una mamma questa sia sostituibile da un doppione maschile. Continuo a considerare questi modelli tremendamente pericolosi, nessuno ha due papร , meno che mai un โ€œpapร  adottivoโ€ sostituisce una mammaยป.ย Alle parole di Adinolfi ha poi fatto seguito il caso della scuola dell’infanzia Alfa Beta Gamma di Ponte d’Oddi a Perugia che in seguito a proteste di alcuni genitori ha sospeso la gita al cinema con le classi. A quanto pare per alcuni cattolici questo film non sโ€™ha da vedere, talmente negativi sarebbero gli influssi sulla mente dei piรน piccoli.

La questione รจ mal posta da qualsiasi punto la si voglia vedere. Tanto per cominciare nel corso della pellicola viene chiaramente evidenziato che Po รจ nato dal ventre della sua defunta madre. Come giร  si sapeva dai precedenti capitoli, il Guerriero Dragone รจ stato messo in salvo dai suoi genitori quando era ancora in fasce. Scampato alla distruzione del suo villaggio e alla morte di tutto il suo popolo, Po รจ stato adottato e cresciuto dal signor Ping, unโ€™oca.ย In questo terzo film della serie il ritorno del padre biologico, figura che riunisce in sรฉ tutti i pregi e difetti del figlio, prepara alla piena realizzazione della personalitร  del protagonista. In una scena intensa รจ il padre Li Shang a mostrare la foto della famiglia riunita (papร , mamma e piccolo Po), ritornando con la memoria agli eventi che li divisero per oltre ventโ€™anni. Insistere sul ruolo dei due papร  del panda come se si nascondesse una allusione a rapporti omosessuali o a qualche dibattito tanto in voga in Italia, appare dunque davvero esagerato. Perfino un sito come Wired, che certo avrebbe applaudito in caso contrario, ha riconosciuto come stanno le cotumblr_o231wfxSBo1qlai99o2_500se: ยซBen lontani da una coppia di fatto, i due papร  vivono anzi una forte rivalitร  iniziale: quello โ€˜adottivoโ€™, lโ€™oca che ha cresciuto Po, non vede di buon occhio il nuovo arrivato. Ma ben prestoย tutto si risolve seguendo la logica โ€“ tutta paterna โ€“ del perseguire il bene del proprio figlioยป.

Il destino di Po lo ha portato a essere cresciuto da un padre adottivo. Trovatosi a uno snodo cruciale della sua vita โ€“ dover diventare Maestro del Qi โ€“ deve anche compiere i passi necessari per diventare adulto. Per questo il percorso verso la maturazione richiede la presenza del padre, di quellโ€™asse che connette allโ€™origine ed educa, cioรจ trae fuori lโ€™autentico se stesso. Il ruolo dei due papร  nella vicenda non รจ quello di rimpiazzare il ruolo della madre o di costituire un nucleo famigliare โ€œgenderโ€, ma quello di fornire a Po la forza indispensabile a โ€œdiventare ciรฒ che รจโ€. Viene ribadito numerose volte lo sprone a migliorare se stessi, uscire dalle sicurezze quotidiane e accettare la sfida di conquistare il proprio destino. Li Shang e il signor Ping non andranno a vivere insieme, non si intratterranno in ambigui sodalizi amorosi; si alleeranno e si armeranno, aiutando Po e il suo popolo a sconfiggere la minaccia di Kai.

Parlare anche in negativo di tematiche pretestuose e distorsioni culturali come la โ€œteoria genderโ€ รจ un modo per fare il gioco dellโ€™avversario. Si introduce un argomento in piรน a suo favore, un punto di appoggio e nel caso specifico lo si fornisce โ€“ sbagliando โ€“ di una piattaforma mediatica e comunicativa immensa qual รจ un cartone animato. Vanno invece valorizzati tutti i tratti migliori di un lungometraggio come Kung Fu Panda 3, come ha ben fatto Serena Nannelli per il Giornale: ยซLa peculiaritร  di ” Kung Fu Panda 3″ รจ la leggerezza con la quale affronta temi complessi, di tipo perfino filosofico e religioso, rendendoli accessibili e di facile comprensione. Il celebre “conosci te stesso” รจ qui declinato in corollari in grado di aiutare a far fiorire la natura profonda e le attitudini di cui ognuno, anche il piรน pigro, insicuro e maldestro degli individui รจ dotato dalla nascita. รˆย questa, del resto, l’arte dell’insegnamento, come imparerร  Po, all’inizio inadeguato nelle vesti di maestro di kung fu ma, nel finale, autentica levatrice di talenti. L’invito a fare di piรน, a diventare la migliore versione possibile di sรฉ, la riscoperta delle proprie radici, l’importanza di avere fiducia e di unire le forze a quelle dei propri simili sono solo alcuni dei potenti input interiori rilasciati da questo film “per bambini”ยป.ย Affermare con forza ed estro archeofuturista virtรน e virilitร , il resto sono solo polemiche di retroguardia sconfitte in partenza.

Francesco Boco

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2 comments

andrea 20 Marzo 2016 - 7:05

non so ma a me รจ sembrato davvero di una noia e per niente divertente e buoni sentimenti e giร  visto da star male.

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Sud italiano 22 Marzo 2016 - 7:54

La “teoria gender”, per come la presenta il Vaticano e i politici suoi devoti e le varie lobby catto(comuniste o reazionarie)non esiste.
Ci sono delle estremizzazioni negli studi del gender(gender studies appunto) e del femminismo radicale/liberal (poco a che vedere con un femminismo serio ) cosรฌ come l’utilizzo dell’ideologia mondialista di queste tematiche, ma per il resto “teoria del gender” รจ solo uno spauracchio, l’ennesima scusa per fare “caccia alle streghe” e sessuofobia da parte dei poteri forti clericali e religiosi/monoteisti, e non a caso la crociata/jihad antigender vede insieme appassionatamente lobby cattoliche,lobby sioniste e lobby islamiste

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