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La ferrovia che cambierà il destino del Burundi

by Giuseppe De Santis
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Roma, 6 gen – Pur essendo un paese ricco di minerali, il Burundi rimane uno dei luoghi piu’ poveri dell’Africa: uno dei motivi è il mancato  accesso al mare, un limite che crea grossi problemi, oltre a costituire un gap logistico che fa salire enormemente i costi di trasporto.

Il Burundi e i collegamenti ferroriari

Al fine di risolvere questo problema i governi di Burundi e Tanzania hanno deciso di costruire una linea ferroviaria di 282 chilometri che collegherà il Burundi al porto tanzaniano di Dar es Salaam, permettendo cosi al Paese di poter esportare facilmente le sue materie prime: il costo stimato di questa opera sarà di circa 99 milioni di dollari.

Nello specifico, il Burundi costruirà 126 chilometri di questa nuova linea ferroviaria, mentre la Tanzania ne costruirà 156: la struttura non si limiterà a collegare i due Stati ma in seguito anche altre linee ferroviarie in Repubblica Democratica del Congo, Zambia, Ruanda e Uganda che potranno così esportare le loro merci usando il porto di Dar es Salaam.

I vantaggi strutturali dell’opera

I vantaggi per il Burundi sarnno enormi, visto che questa nuova linea ferroviaria permetterà al Paese africano di risparmiare 100 milioni all’anno di costi di trasporto, un vantaggio non indifferente per una Nazione così povera, che potrà in questo modo  trarre maggiori benefici per la sua economia.

C’e’ da dire che questa linea ferroviaria portera’ vantaggi anche alla Tanzania, un Paese che deve parte della sua crescita economica al fatto di essere diventato un polo logistico, che quindi trae vantaggio dal fatto che le sue strade e ferrovie vengano usate dalle Nazioni vicine per esportare le loro merci tramite il suo porto do Dar Es Salaam. Non a caso il progetto è parte di un piano più ampio, che punta a collegare il Paese con altri limitrofi, al fine di agevolare i commerci nell’Africa orientale e portare benefici economici proprio in quell’area del continente.

Giuseppe De Santis

 

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