Home ยป Libia, l’ammiraglio De Felice boccia Di Maio: “Inadeguato, il suo primo dovere รจ la difesa della Patria”

Libia, l’ammiraglio De Felice boccia Di Maio: “Inadeguato, il suo primo dovere รจ la difesa della Patria”

by Adolfo Spezzaferro
2 comments
libia de felice di maio

Roma, 8 gen – Luigi Di Maio non รจ all’altezza della situazione: l’Italia, nella crisi libica e visti gli attuali scenari in Iraq, ha bisogno di una vera politica estera, finalizzata alla difesa della sicurezza e degli interessi nazionali. Ne รจ convinto l’ammiraglio Nicola De Felice, che intervistato dal Primato Nazionale, sottolinea l’inadeguatezza del titolare della Farnesina. “Sulla base delle dichiarazioni del ministro agli Affari esteri che si รจ appellato all’art. 11 della Costituzione (ripudio della guerra) come riferimento alla sua strategia di politica estera attuale, ritengo sia necessario ricordare l’altrettanto importante art. 52: ‘La difesa della Patria รจ sacro dovere del cittadino’“.

Che cosa si intende con sacro dovere?

“I nostri padri costituzionali, proclamando che la difesa della Patria รจ sacro dovere del cittadino, hanno fatto un’affermazione di altissimo significato morale e giuridico. Essa comporta per tutti i cittadini, senza esclusioni, la difesa della patria, che รจ la condizione prima della conservazione della comunitร . La difesa della patria rappresenta un dovere collocato al di sopra di tutti gli altri, e che nessuna legge potrebbe fare venire meno. Si tratta di un dovere che si collega proprio perchรฉ sacro intimamente รจ indissolubilmente all’appartenenza alla comunitร  nazionale identificata nella Repubblica Italiana. Cosรฌ inteso, esso trascende e supera lo stesso dovere del servizio militare (Corte Costituzionale 24.4.1967, n. 53)”.

Questo non significa che Di Maio debba imbracciare un fucile…

“Esatto. Questo dovere non deve essere inteso limitato alla difesa armata, ma come obbligo morale generale, perciรฒ di tutti i cittadini, indipendentemente dal sesso, dall’etร , dall’attitudine o meno alle armi, di tutelare con ogni mezzo e con ogni forma i diritti e gli interessi nazionali della Nazione. Un’autoritร  politica di vertice quale il ministro Di Maio รจ investito quindi di particolari responsabilitร  e doveri addizionali inerenti la funzione di sicurezza dello Stato e quindi della collettivitร  nazionale”.

Che cosa dobbiamo fare in Iraq?

“In Iraq ora non possiamo fare altro che rispettare i patti con gli alleati, seguendo le sorti programmatiche di breve periodo della coalizione. Nel frattempo, dobbiamo delineare un’uscita a medio termine concordata con gli alleati, in maniera progressiva e definitiva. Parallelamente, perรฒ, dobbiamo premere sugli Usa e gli altri alleati per un maggiore appoggio alle iniziative italiane in Libia”.

Che cosa dobbiamo fare in Libia?

“Il governo non deve piangere sul latte versato, ma deve darsi da fare per tentare di recuperare la situazione e perlomeno garantire la sicurezza dei nostri soldati in terra libica. Deve definire gli obiettivi geopolitici il piรน possibile vantaggiosi e utili al fine di tutelare o incrementare gli interessi nazionali dell’area.

E come possiamo intervenire?

“Il governo deve avviare e coordinare, sotto la responsabilitร  diretta del presidente del Consiglio – non delegabile al ministro degli Affari esteri – una strategia operativa cosiddetta ‘diretta’, cioรจ che metta in campo non solo lo strumento diplomatico, ma in maniera sinergica anche gli altri strumenti del potere nazionale (il militare, l’economico, l’intelligence) verso tutti gli attori coinvolti, dagli alleati (in primis Usa, Francia e Turchia, facenti parte della Nato), quindi verso i Paesi del Nord Africa e arabi, ponendo indiscutibili ‘paletti’ nella cooperazione militare e commerciale, a seconda dei casi, con il fine sempre di raggiungere gli obiettivi strategici definiti a monte.

Insomma, dovremmo mostrare maggiore fermezza…

“Ricordo, per fare un esempio, che una nave militare con capacitร  di supporto di fuoco a terra, puรฒ tranquillamente stazionare in acque internazionali a 12 miglia dalla costa dello Stato su cui fare pressione senza dover scomodare alcuna richiesta giuridica. Si chiama ‘naval diplomacy'”.

Adolfo Spezzaferro

You may also like

2 comments

Libia e Iraq, lโ€™ammiraglio De Felice attacca Di Maio: โ€œInadeguato, il suo primo dovere รจ la difesa della Patriaโ€ - Rassegne Italia 8 Gennaio 2020 - 12:32

[…] Leggi la notizia su Il Primato Nazionale Segui le nostre rassegne su Facebook e su Twitter […]

Reply
Jos 8 Gennaio 2020 - 1:51

…..SANTE PAROLE…..

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



ยฉ Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: