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Per l’Università dell’Essex “le donne sono tutte lesbiche”, ma mia moglie dice di no

by La Redazione
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adozioni-gay-lesbicheRoma, 10 nov – Ma chi le fa le indagini scientifiche? Chi è che le commissiona e le finanzia? Chi è quel ricercatore  inglese che conduce un’indagine su un campione di ben 345 donne messe di fronte ad immagini di corpi nudi maschili e femminili per dedurne, come riportato manco a dirlo dall’Huffington Post, che «le donne possono essere bisex o gay, ma mai etero» perché «abbiamo dimostrato che ciò che realmente le stimolava di più a livello sessuale era vedere video che avevano per protagoniste altre donne»?

Una prova empirica, inconfutabile oserei dire, chissà quali e quanti criteri valutativi sono stati adottati mi chiedo per dire che no, etero proprio mai. D’altronde però se lo conferma l’Università degli studi di Essex e l’esimio professore Gerulf Rieger chi sono io per non andare, fresco fresco di lettura, diretto al bar per dare colpi di gomito ai miei amici e dire che le donne son più perverse di quanto abbiamo mai immaginato. Di ritorno a casa mia moglie ha però subito riaffermato il principio di realtà rispetto alle fiction un po’ real time un po’ mtv di Rieger. Nell’aspra lotta del basso contro l’alto e della forma contro il liquido, mia moglie  ha confermato, a pugno chiuso, che, ahimè,  Jessica, Alice, Monia e Michelle proprio non le piacciono.

La verità sta tutta in quel mai pronunciato dagli studiosi di Essex. Come può dirsi scientifica una ricerca che basandosi su 345 campioni arriva a dire che l’eterosessualità femminile non esiste e che quindi, corollario, è solo un condizionamento sociale, una convinzione, magari imposta da non so quale bruto maschio caucasico? Come può trovare pubblicazione sulla rivista Current Biology uno studio che rivela che« i bambini atei sono più altruisti di quelli religiosi»? Bambini di sei anni atei più propensi a cedere la matita al compagno di banco? Ma sono sicuri gli studiosi che non fossero agnostici? Perché è noto che tra i 5 e i 6 anni si sviluppano certe teorie .

Possono proprio perché non hanno niente di scientifico, ma mirano a costruire una moda, un sentimento di fondo. Rispondono a un processo di decostruzione di ogni identità e radicamento. L’indagine di Rieger non è problematica perché si concentra su diversi orientamenti sessuali, ma perché con quella negazione dell’eterosessualità nasconde un odio verso l’uomo, la forma e la realtà. Allo stesso modo la tesi esposta sul Current Biology non può far sorridere un certo pubblico solo perché si scaglia contro le religioni, ma deve essere letta alla luce di quello che comunque le religioni rappresentano per l’uomo.  Forme di identità, schemi valoriali, privato anche delle quali l’individuo non diventerebbe altro che massa informe, soggetto neutro da poter forgiare a proprio piacimento. Un balocco innocuo.

Luca Cieli 

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5 comments

Martino 10 Novembre 2015 - 4:01

Stanno tentando di renderci tutti finocchi, pacifisti, vegani e via di seguito, giorno dopo giorno, notizia dopo notizia, pressione dopo pressione, Uno stillicidio. Vogliono prepararci ad essere divorati dai nuovi barbari. E invece finirà che ci romperemo le balle e saremo noi a divorare loro, l’ONU, l’OMS, Soros e i loro burattini che siedono nei nostri parlamenti.

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Alessandro Maurizi 11 Novembre 2015 - 9:45

@ Martino: magari fosse così un giorno!

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Sal Taurasco 11 Novembre 2015 - 5:28

Qualche giorno fa, mentre ero a casa, mi è capitato di vedere il programmino di Rai 1 “Storie Vere”, dove l’ospite era un uomo ridicolo e osceno che sentiva un animo “femminile”vestendosi in mingonna, tacchi a spillo, smalto nelle unghie. Inutile dire che la conduttrice, gli ospiti, era sfacciatamente con lui, contrapponendo la sua “sensibilità” naturalmente ai maschi “virili” apologeti dei “femminicidi”. Scenetta finale patetica con l’uomo (?) che si commuove rivolgendosi alla moglie (sì, era pure sposato!), che ha accettato “la sua anima”, e la conduttrice che proclamava giuliva “La normalità è pazzia”.
Un documento esemplare nel presente e nel futuro sul livello di imbecillità a cui siamo arrivati.

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Martino 11 Novembre 2015 - 8:40

Sal Taurasco, vogliono pure che paghiamo il canone per finanziare questa schiuma. Io quei soldi però non glieli dò, piuttosto rottamo la TV. Stanno seminando rabbia, faranno un bel raccolto.

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nikonline 12 Novembre 2015 - 8:18

si Martino bisognerebbe buttarla dalla finestra a fine anno e mandare il video a striscia la notizia o alle iene e mostrare ogni italiano stufo di essere preso per i fondelli una tv spazzatura e fuorviante mi dispiace per altri canali piu interessanti ma provero’ a vedermeli sul web sembra che vogliono spingerci verso il baratro provocano e la rabbia aumenta e le fantasia di rivolta si fanno avanti…che dobbiamo fare? mi viene voglia di …rompere

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