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Macerata: la città della Boldrini che non vuole saperne di immigrazione

by Valerio Benedetti
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Roma, 5 feb – I riflettori nazionali si sono ormai accesi su Macerata. E pare che ci rimarranno per un po’. Peccato, però, che la parte illuminata sia, more solito, quella che tanto piace ai media mainstream. Quella, tanto per capirci, che offre tanto materiale per i rodatissimi lanci d’allarme sul (presunto) pericolo xenofobia, con tanto di «onde nere» al seguito. È di fatti alquanto sospetto che si sia tentato in tutti modi di derubricare il barbaro omicidio di Pamela (che si sta arricchendo di dettagli sempre più agghiaccianti) a mero fatto di cronaca, a «effetto collaterale» dell’integrazione, laddove ora si stia erigendo l’insano e isolato gesto di uno squilibrato a sintomo rivelatore di un (presunto) razzismo sistemico della società italiana.
Insomma, l’indignazione – lo si è capito – deve scattare sempre e solo a comando. Tanto che molti «osservatori» hanno finito per credere veramente ai loro stessi ritrattini ideologici e auto-rassicuranti. Succede così, infatti, che i giornalisti scoprano il Paese reale. E la doccia fredda fa male. Prendiamo Macerata: la città che ha dato i natali alla Boldrini si ritrova amministrata da Romano Carancini, un sindaco del Pd (esatto, non della Lega) che, sentendo le accuse contro una cittadinanza definita «complice» di Traini, afferma a chiare lettere: «Vi sbagliate. Non nego ci sia un’area, vasta, sì, di disagio per certe situazioni. Io stesso sono tollerante ma provo fastidio quando vedo questi qui spacciare e anche quando li vedo chiedere l’elemosina. Però noi siamo una città premiata per la nostra apertura».
Carancini prosegue: «Certo, questa visione percepita ha spostato in avanti il livello di intolleranza, poi la morte di Pamela ha fatto il resto. Chi era borderline, fascista o nazista, ha sconfinato, anche per colpa di certi slogan politici. Però l’accoglienza deve cambiare: i migranti che escono dalle misure di protezione, perché non hanno titolo o commettono reati, non possono stare liberi nella nostra comunità, vanno mandati in un luogo confinato». Eh sì, ormai è diventato veramente difficile negare la realtà.
Una realtà che l’anziana vicina di Innocent (il probabile assassino di Pamela) conosce fin troppo bene, pur non usando le parole pesate e diplomatiche di Carancini: «Basta, tutti via, abbiamo la bava alla bocca! Io devo vivere con le tapparelle abbassate giorno e notte». Una realtà che non sfugge nemmeno ad Abigail, figlia di uno dei referenti della comunità nigeriana di Macerata: «Non vorrei dirlo, ma certa gente un minimo di ragione ce l’ha. Possiamo non chiamarla così, ma l’invasione c’è stata, eccome». Cari colleghi, benvenuti nell’Italia reale. Benvenuti nell’inferno dell’integrazione.
Valerio Benedetti   

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7 comments

Fabrice 5 Febbraio 2018 - 6:54

I numeri non ingannano mai, eccoli arrivano!!
Per il TgLa7 non c’è un’invasione di stranieri ma ecco i numeri:
nel 2001, secondo l’Istat, c’erano 1.334.889 immigrati in in Italia, nel 2017, 5.047.028, sono aumentati del 378% in 16 anni ossia di quasi quattro volte e il PIL italiano ovviamente non è aumentato di quasi quattro volte, anzi tutto il contrario!!
No, non c’è un’invasione, c’è in atto una forte destabilizzazione sociale la cui armi sono gli ingenti flussi incontrollati di immigrati senza arte e nè parte, il chè è ancora peggio e negarlo vuol dire solo negare l’evidenza dei numeri!!
Cordiali saluti.
Fabrice
PS DAL 2000 CRESCITA ITALIA PARI A ZERO
Secondo una ricostruzione statistica realizzata dall’Ufficio studi
della
CGIA, da
ll’inizio
del
2000 fino al 2017 la ricchezza nel nostro Paese
(Pil) è
cresciuta
mediamente di appena lo 0,15 per cento ogni anno…….
http://www.cgiamestre.com/wp-content/uploads/2017/12/Pil-Italia-2000-2017.pdf

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blackwater 6 Febbraio 2018 - 1:02

molto facile spiegare -sempre con i numeri- perchè con la immigrazione la ricchezza non può aumentare ma solo le voci passive della spesa pubblica.
– cifra versata in tasse dagli immigrati annualmente: circa 7 miliardi di euro (circa 1.400 euro ciascuno per un totale di circa 5 milioni di presenze regolari straniere)
– costo dello Stato: solo di Sanità-Scuola-Sicurezza siamo sui 300 miliardi (circa 5.000 euro per ogni residente in Italia,sia Italiano che straniero)
questo significa che a fronte di cinquemila euro di spesa previsti per ogni cittadino,lo straniero ne versi
solo millequattrocento: a casa mia (o provate anche a chiedere in banca) questo significa “stare sotto”
di circa 3.600 euro ciascuno (la differenza la mettono ovviamente gli Italiani o si trasforma in debito pubblico).
ma attenzione ! la spesa complessiva annuale del Paese Italia,non è mica di 300 miliardi ma di ben
830 (ottocentotrenta) miliardi di euro (fonte: Sole 24 ORE), per non parlare poi della “milionata” di stranieri che hanno acquisito la nostra Cittadinanza negli ultimi anni (e che non figurano più come stranieri per le statistiche) e dei costi sostenuti dagli Italiani nelle generazioni precedente per costruire scuole,ospedali e caserme con il relativo costo pubblico per formarne il personale.

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Erdogangster 5 Febbraio 2018 - 10:01

Q.uesta invasione di clandestini è una bomba sociale che va dissinescata (alias ~ 95% spedire a casa propria) senza arrivare alla guerriglia urbana – la F.rancia ha dimostrato che con il tempo questa gente tende a ghettizzare il suolo della nazione ospitante § basta ipocrisie e F.rottole

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Raffo 6 Febbraio 2018 - 1:15

Macerata è il simbolo del fallimento della integrazione stracciona del pd e dei cortigiani accoliti che desiderano la nostra morte, poiché gli italiani a elementi del genere fanno schifo………come sia stato possibile riempire una cittadina marchigiana di spacciatori e feccia africana che non lavora e bivacca ogni giorno senza meta bisognerebbe chiederlo al sindaco piddino che,senza vergogna,non ha speso una parola per Pamela……… mentre ha starnazzato al vento appena gli hanno toccato i suoi amati pusher nigeriani……..ma questi del pd chi li vota???

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luca rossi 7 Febbraio 2018 - 2:24

Il problema è solo quello: ci sono miriadi di greggi imbecilli, stordite, fumate che continuano a votare questi dementi. Del bene comune, della collettività , a questi Italiani non interessa nulla. Vivono sempre storditi nel bella ciao, facendo finta di non vedere il degrado che ci sta attanagliando, principalmente per mero interesse individuale, per profitto, per difendere strenuamente il proprio personale e narcisistico diritto a fare qualsiasi cosa, che la sinistra difende a priori, serva consapevole di questa elite finanziaria globalizzata e assasina, che vuole solo la nostra fine, economica e antropologica.

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rino 6 Febbraio 2018 - 1:57

Sono sempre più convinto che quanto accaduto sta contribuendo ancora di più a svegliare la gente e contestualmente isolare nella loro torre d’avorio i politicanti e i loro servi dell’informazione. Più questi continueranno a propinarci la loro morale del “volemose bene” e più il popolo si accorgerà del trucco imbastito per gabbarlo.
Sarà un turno elettorale ricco di sorprese per il circo democratico.

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blackwater 6 Febbraio 2018 - 2:30

su Repubblica c’è già lo spottone “anti-armi” con foto dell’armeria di Macerata ove il “lupo fascio-leghista” (chiamato così dal giornalista) acquistò regolarmente arma e proiettili.
attenderemo – temo invano invece – intervista e foto del supermercato ove il pregiudicato clandestino nigeriano acquistò due taniche di candeggina,in mancanza di quelle di acido.

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