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“Mamma amo un migrante nero”. E la madre, sindaco Pd, si infuria : “Sei malata”

by La Redazione
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Arezzo, 15 set – Quanto è bella l’accoglienza di chi fugge, tuttavia di doman non c’è certezza. Non può fare a Amor riparo se non gente rozze e ingrate. Ora, insieme mescolate. Sogni di una notte di fine estate con Lorenzo il Magnifico a ridonare versi al paese mediceo dell’aretino, quel Monte San Savino mai così al centro dell’attenzione mediatica nazionale come adesso. Purtroppo però non è un riecheggiar di virtude rinascimentale a farlo balzare alle cronache italiche. Bensì la surreale vicenda che vede protagonista il primo cittadino savinese, espressione della più angelica maschera renziana. Si è imbronciata tutto a un tratto Margherita Scarpellini, il sempre gaio e sorridente sindaco del Monte.

E dire che ce l’aveva messa tutta pur di spalancare le porte di piazza Gamurrini ai poveri stranieri che scappano dalla fame e dalle pugne africane. Appena due mesi fa annunciava il ‘Tavolo per l’integrazione dei migranti’ per favorire l’inclusione sociale e prevenire le situazioni critiche. E’ bastata una lettera della figlia Francesca, inviata all’ex direttore de L’Unità Concita De Gregorio, per scatenarle le critiche. Cosa avrà scritto mai l’ingrata 32enne per agitare il sonno della madre? Ha semplicemente rivelato pubblicamente che la mamma sindaco non apprezza la sua relazione amorosa con un immigrato di colore. “Quando mia madre ha scoperto che il mio amore era nero e per giunta richiedente asilo – scrive Francesca – mi ha detto che ero una persona malata, che quella gente andava solo compatita, che avrebbero dovuto arrestarmi i carabinieri, che tanto quelle persone cercano solo un mezzo per fare una vita migliore”.

Perbacco, non può essere. Il sindaco del Partito Democratico, di un’amena cittadina della provincia renziana per eccellenza, giudica la figlia da ricovero, di più, da arresto, perché si è innamorata di un nero? Proprio lei che predica accoglienza e integrazione? Ebbene si, la bontà imposta smontata con un tragicomico contrappasso. Voi cittadini dovete abbracciare i giovani migranti, risorse del terzo millennio che vi pagheranno le pensioni che noi del Pd abbiamo previsto per voi, calcolatrice alla mano, nel quarto millennio. Io sindaco Pd nel frattempo invoco le forze dell’ordine e magari un bel trattamento sanitario obbligatorio per mia figlia. Ma non pensate male, non tentate improbabili sciacallaggi. Si tratta semplicemente di questioni private rese pubbliche da mia figlia che in fondo ha confuso i piani soltanto perché sono il vostro sindaco. Non sono affatto razzista io, è solo che mi preoccupo se Francesca sta con un nero squattrinato. D’altronde poteva capitarmi un bel principe in cerca di una moglie locale e invece adesso tocca sperare che sia il nipote di Mubarak.

Alessandro Della Guglia

 

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2 comments

Tony 15 Settembre 2017 - 5:18

..troppo forte..mi ricorda i radical chic milionari che non vogliono clandestini accanto alle loro ville lussuose..

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Bindi Alessandro 15 Settembre 2017 - 8:33

Il problema che i piddioti sono da tso urgente, non esiste cura, solo eradicazione totale.
Pensate nel 2017 alle scuole italiane dicono un biscotto per l’africa, forse è meglio insegnare ad usare un preservativo.

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