Martina accusa Salvini di "passerelle estremiste". Parla proprio lui?

Roma, 28 ago – “Il bue che dice cornuto all’asino“. A leggere i tweet del segretario del Partito Democratico Maurizio Martina vien da pensare che la dirigenza dem, così come l’intellighenzia di sinistra, abbiano definitivamente perso ogni contatto con la realtà.
“Chi sta con Orban vuole la limitazione della libertà e dei diritti e il nazionalismo autoritario. Noi siamo e saremo sempre alternativi. Le passerelle estremiste di Salvini sono pericolose. L’Italia come l’Ungheria? No grazie”. Così Martina su Twitter.
Ebbene, per chi non lo sapesse, oggi pomeriggio le sinistre, riunite per l’occasione, sfileranno in passerella a piazza San Babila – Pd, LeU, Ong, sindacati, centri sociali – contro il vertice Salvini-Orban a Milano e in difesa dell’Ue. La “crema” di un blocco ideologico (oltre che mentale) in disperata ricerca di visibilità.
L’ex presidenta della Camera Laura Boldrini, dal canto suo, propone di riunire tutte le sinistre in un unico blocco anti-sovranista e filo-Ue, in vista delle elezioni europee dell’anno prossimo. Una scelta di campo che allo stato attuale va nella direzione opposta di quella emersa dalle ultime elezioni politiche. Una lettura della realtà politica, insomma, che non lascia spazio ai dubbi: la sinistra si vuole suicidare.
Martina, Boldrini e compagni hanno appena finito di sfilare sul ponte della Diciotti sbandierando la loro politica immigrazionista e accusando il governo di “atroci crimini contro l’umanità immigrata”, ed eccoli tutti in fila per una nuova passerella estremista – la loro sì – da neo partigiani ma sempre anti-italiani, da partigiani dell’accoglienza.
Adolfo Spezzaferro