Roma, 19 lug – Sono calati sia gli sbarchi che i morti nel Mar Mediterraneo. Lo sapevamo, ma gli ultimi dati forniti dall’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) lo confermano e anzi forniscono un quadro ancor più preciso sulla situazione. Oltretutto l’organizzazione in questione non è certo tacciabile di partigianeria nei confronti di qualche governo “sovranista”. Cosa di dicono dunque i numeri dell’Oim? Da inizio 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, gli sbarchi sono diminuiti del 34%.

Quest’anno sono infatti arrivati in Europa via mare, dal primo gennaio al 17 luglio, 34.226 immigrati. Lo scorso anno, nello stesso periodo, furono 51.782. In netto calo soprattutto gli arrivi in Italia, che ha visto sbarcare sulle proprie coste 3.186 persone. Molti di più gli immigrati giunti via mare in Grecia (16.292) e in Spagna (12.064). Sempre nello stesso periodo sono stati 4.023 gli immigrati rimandati in Libia dopo essere stati intercettati nel Mar Mediterraneo.

In calo anche i morti. Quest’anno sono stati 683 a trovare la morte nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno, nel tentativo di giungere sulle coste europee. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni, ha riferito che sono circa la metà dei morti del 2018 nello stesso periodo: 1.449 quelli registrati.

Eugenio Palazzini

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