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“Meloni candidi Salis”: l’idea “geniale” di Elio Vito

by Alberto Celletti
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Meloni Salis Vito

Roma, 5 apr – Ora dovrebbe essere Giorgia Meloni a candidare Ilaria Salis. In questo teatro dell’assurdo in cui il Pd non sa come smarcarsi da una situazione imbarazzante (evidenziata anche dal curioso “cambio di marcia” della stampa ad esso asservita) che ci pensano menti illuminate riconducibili al passato del centrodestra a rendere tutto più ridicolo. Ma andiamo con ordine, anzi con disordine, caso, e deliri vari.

“Meloni candidi Salis”: la genialata di Elio Vito

Sulle pagine dell’Huffington Post l’ex Forza Italia Elio Vito, da quasi un paio d’anni iscritto ai Radicali Italiani, la spara altissima: Meloni dovrebbe candidare Salis, mentre il Pd promotore di quella idea ai limiti dell’imbrazzante se ne sta (logicamente) smarcando. La ragione di tutto ciò? Difficilmente comprensibile, ma per Vito starebbe nel concetto di “unità nazionale” che l’eventuale azione garantirebbe se avviata da fonti governative. Si legge testualmente: “Se lo facesse il Pd (e non lo farà) sarebbe inopportuno. Al contrario, se lo facesse un partito di governo (quello della premier in particolare) certificherebbe l’esigenza di unità che il Paese deve avere sul caso della concittadina detenuta da un anno in Ungheria. Il precedente dei due Marò”.

Il paragone imbarazzante con i Marò

Mettere sullo stesso piano due militari accusati (da innocenti, con questione ampiamente archiviata) nella ben nota questione con l’India con una presunta militante accusata di aver deliberatamente preso a botte persone innocenti fa abbastanza ridere, per non dire piangere. A prescindere dalle decisioni della Corte dell’Aja di qualche anno fa e di come la polemica tuonasse ancora nel 2014, le due questioni non sono minimamente sullo stesso piano. Nel caso dei Marò si parla di due militari oggetto di un possibile incidente, in questo caso di un contesto civile in cui, senza alcuna ragione oggettiva, delle persone sono state prese a botte in testa. Ridicolo anche solo pensare di ipotizzare un parallelismo. Eppure Vito ci è riuscito. Complimenti, siamo al capolavoro degli ultimi giorni.

Alberto Celletti

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