Roma, 29 lug – Milano, ore 21. Siamo agli sgoccioli dell’ultima puntata della stagione de La Zanzara, noto programma dei palinsesti di Radio24. Partono i saluti e i ringraziamenti. Fra questi, Giuseppe Cruciani cita un tale Ramelli Matteo, che David Parenzo – da sempre in collegamento telefonico a fare da spalla al conduttore – definisce “una persona silenziosa ma molto brava”. Pochi secondi dopo, però, lo stesso Parenzo si domanda: “Ma Ramelli è parente del terrorista Ramelli, quello che era…vabbeh”.

Il video, dal minuto 2:25:10

https://www.youtube.com/watch?v=ccpfRsBP-UI

Qui la registrazione, dal minuto 115:55

Solo un lapsus? Perché il collegamento con Sergio Ramelli, il militante del Movimento Sociale Italiano ucciso a Milano nel 1975, sembra scontato, dato che non esistono altri Ramelli assurti agli onori delle cronache e men che meno legati a fatti di terrorismo. Peccato per un piccolo particolare: Sergio Ramelli non era un terrorista, ma un ragazzo ucciso a soli 17 anni da alcuni – questi sì, terroristi – esponenti di Avanguardia Operaia. Più che il lapsus, la questione qui diventa allora di grassa ignoranza. E del rispetto silenzioso che meriterebbe chi, da innocente, è stato vigliaccamente ucciso. Ma da Parenzo non è lecito aspettarsi molto di più.

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