Pavia, 8 feb- Quella che doveva essere una serata solenne dedicata al ricordo delle vittime delle Foibe si è trasformata in una notte molto calda – evidentemente non per le temperature- che ha visto il bellissimo centro storico di Pavia diventare luogo di violenza gratuita ad opera della solita area politica. Si sta parlando dei cosiddetti antifascisti, ça va sans dire, autori di una vile e organizzata aggressione con cinghie e sassi ai danni dei partecipanti – tra cui alcuni bambini- alla manifestazione in ricordo degli italiani infoibati dai partigiani titini organizzata dall’Associazione Culturale Recordari, che riunisce diverse realtà tra cui la sezione pavese di CasaPound Italia.
Centro storico in ostaggio degli antifascisti già dal primo pomeriggio quando, senza autorizzazione, gli antagonisti si sono radunati a venti metri dalla centralissima Piazza Italia, dove si sarebbe poi svolta la manifestazione in ricordo delle Foibe. Così, una volta saputo che i partecipanti alla manifestazione dell’Associazione Recordari si erano radunati in una piazza distante cinquecento metri, hanno potuto avvicinarsi ad essi assolutamente indisturbati per poi attaccarli con cinghie e sanpietrini. “È inammissibile che durante una commemorazione che si è sempre svolta senza incidenti– dichiarano i membri dell’Associazione Recordari- venga messa a rischio l’incolumità dei tanti cittadini, tra cui bambini e anziani, che intendevano prendere parte all’iniziativa”.
È inammissibile, bisogna aggiungere, che a questi professionisti della violenza venga continuamente lasciato piede libero, poiché questa è evidentemente un’azione pianificata con tanto di telecamere al seguito, come dimostra il video. Nonostante questo vergognoso episodio, “il momento di raccoglimento sul sacrificio di centinaia di migliaia di nostri connazionali si è svolto regolarmente – conferma Recordari – senza che l’odio accecante degli antifascisti pavesi abbia potuto scalfire la memoria di quello che dovrebbe essere un patrimonio morale di tutti gli italiani”. Benché morti, dunque, essi ardono.
Giacomo Bianchini
 

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7 Commenti

  1. Infami questo è il nome di queste bestie imbevute di odio e demagogia. Boldrini Orlando Grasso Gentiloni &Co sono i mandanti morali i protettori e gli sponsor di questi letamai conosciuti come “centri sociali” e antifascisti. Conto i giorni che ci separano dal 4 marzo.

  2. Le solite merde protette dalla magistratura sinistra (ammesso che ve ne sia un’altra) e dalla marmaglia piddina……. Questi pidocchi drogati devono stare nella loro fogna e rimanerci.

  3. Il perché la polizia non gli spacca il cranio come si deve a questi (che non si possono definire animali perché sono molto meglio) rimane sempre un mistero!

  4. dispiace vedere tanti giovani che hanno perso di vista chi è il loro vero nemico e pensare che tutti insieme potremmo cambiare questo sistema vomitevole che toglie speranze e futuro a tutti ed invece no ancora a correre dietro ai fascisti o presunti tali, utili idioti li definirebbe qualcuno , inoltre fascismo e comunismo sono negli scopi principali la stessa cosa:
    vogliono il benessere del popolo perchĂ© continuare a farsi una stupida guerra quando uniti potremmo fare veramente la differenza smussando quegli angoli amplificati da chi invece fa di tutto perchĂ© siano sempre piu’ acuti e quindi mantenere lo status quo attuale ?

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