Ora dopo un mese di allenamento serrato con i claret & blue, per valutare la sua condizione fisica dopo il lungo periodo d’inattività, Petrov ha vinto la sua personale guerra ed è tornato a scendere sul rettangolo verde con l’Aston Villa. Nella giornata di ieri, durante il secondo tempo della partita amichevole giocata contro gli austriaci del Gak, il numero 19 si è alzato dalla panchina e ha risposto presente tirando i primi calci ad un pallone della sua seconda carriera sportiva.
“Ho lavorato duro per arrivare a questo punto. L’ultimo ostacolo sarà ancora più difficile, ma sono fisicamente e mentalmente preparato per superarlo”, ha dichiarato il centrocampista, allenato questa stagione dal tecnico italiano Roberto Di Matteo, che da pochi giorni ha compiuto 37 anni. La squadra britannica è sempre rimasta vicina al bulgaro, tanto da dargli un ruolo nello staff della formazione under 21 nel 2013 e negli ultimi anni era riuscito anche a giocare in qualche partita a livello amatoriale.
Per l’Aston Villa è la prima buona notizia dopo la retrocessione, avvenuta lo scorso anno, in Championship dalla Premier League, la prima dal 1987. Per Petrov invece il ritorno alla vita, fatto di fascia al braccio, tackle, corsa e spirito d’abnegazione quello che ha permesso all’uomo, prima che al calciatore, di non arrendersi mai sulla strada della vita. Per la cronaca la gara è finita 8-0 in favore degli inglesi con una doppietta a testa per Jordan Ayew, Joe Bennett e Rudy Gestede. A segno anche l’ex Fiorentina Micah Richards e l’ex Lazio Libor Kozak.
Lorenzo Cafarchio
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