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Giappone, arriva il primo smartphone con riconoscimento oculare

by Giuliano Lebelli
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smartphone con riconoscimento oculareTokyo, 18 mag – Rifatevi gli occhi davanti al nuovo smartphone Fujitsu Arrows NX F-04G. Anzi no, non ve li rifate, dato che proprio dai vostri occhi passerà la vostra capacità di poter accedere al nuovo, super-tecnologico telefonino giapponese.

Fujitsu ha infatti utilizzato la tecnica del riconoscimento dell’iride per l’autenticazione del suo nuovo smartphone. Altro che riconoscimento delle impronte digitali – peraltro già usato, da Samsung e Apple –, in Giappone stanno decisamente avanti.

Il telefonino utilizza una telecamera a infrarossi frontale in combinazione con una luce infrarossa LED che illumina l’occhio. Lo scanner dell’iride permetterà una maggiore semplicità di sblocco da parte dell’utente senza la necessità di ricordare combinazioni o password.

Esattamente come le impronte digitali, anche l’iride ha una forma diversa per ciascun individuo e non cambia nel tempo. La camera ad infrarossi permette di acquisire un’immagine della forma dell’iride che viene poi analizzata tramite ActiveIRIS di Delta ID, un motore di riconoscimento dell’iride ad alta efficienza che consente di superare il consueto limite di 10 cm di distanza richiesto per questo genere di autenticazione.

In poche parole il telefonino vi riconosce mentre lo state usando normalmente, senza che ve ne accorgiate.

Niente paura per i potenziali danni, perché Fujitsu ha effettuato dei test secondo lo standard IEC 62471 per assicurarsi che la luce ad infrarossi proiettata verso gli occhi non arrecasse problematiche e fastidi alla vista.

Non solo: l’autenticazione permette anche di utilizzare il sistema FIDO (Fast Identity Online, supportato da Microsoft, Google e PayPal) per i pagamenti mobile e Fujitsu assicura che il sistema sbaglia solo una volta ogni 100.000. Il nuovo smartphone con riconoscimento oculare verrà lanciato a breve sul mercato, ma solo su quello giapponese, e si aggira intorno ai 450$. Per ora nessuna notizia di un possibile arrivo in Italia di questo smartphone all’avanguardia.

Giuliano Lebelli

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