Ma la Libia è anche un territorio ricco di tesori artistici. L’Icom, International Council of Museum, ha presentato all’Institut du Monde Arabe di Parigi una “lista rossa” delle antichità libiche a rischio a causa dell’avanzata dello Stato islamico. Oltre a Sabratha, sito costiero a una settantina di km da Tripoli in cui sorge un importante e ben conservato teatro romano e in cui si diceva l’Isis fosse già penetrato, a correre rischi sarebbero Cirene, colonia greca fondata nel 631 a.C., Leptis Magna, roccaforte romana nell’Africa settentrionale, le pitture rupestri preistoriche di Tadrart Acacus, e l’antica città presahariana di Ghadames.
La Emergency Red List of Libyan Cultural Objects at Risk intende mettere in guardia i funzionari doganali, le forze di polizia e il mercato dell’arte sulla possibilità che vengano messe in circolazione e vendute opere frutto di saccheggi.
Giuliano Lebelli