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Saluti romani e proteste, la guerra dei (finti) centurioni al commissario Tronca

by La Redazione
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Saluto romano per Giuseppe Solitari, uno dei quattro sordomuti (figura storica) che si veste da Centurione al Colosseo, 13 aprile 2012, a Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Roma, 27 nov -“Non siamo noi a degradare i luoghi pubblici ma i bengalesi che vendono i bastoni per i selfie, gli scippatori e gli zingari”. I centurioni non ci stanno e dichiarano “guerra” al commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca, che con un’ordinanza in vista del Giubileo straordinario gli ha nei fatti vietato di svolgere la loro “professione”.  Il divieto riguarda “qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico in fotografie o filmati dietro corrispettivo in denaro”. Niente più foto con turisti americani o giapponesi dunque, anche perché come scritto nell’ordinanza, i figuranti “agiscono frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive”.

Un attacco diretto che ha subito suscitato la dura reazione dei centurioni, che hanno manifestato davanti la Fontana di Trevi anche esibendo alcuni saluti romani (loro possono, rientra nella loro “competenza”) e chiedendo un riconoscimento: “Chiediamo un tavolo per regolamentare la professione del centurione. Un albo che garantisca l’amministrazione e tuteli noi. Così non si può andare avanti. A noi le battaglie nun ce spaventano”, spiega uno dei manifestanti. Anche perché, seppur abusivo e colorito, è pur sempre un lavoro e un’ordinanza del genere “mette in difficoltà decine di persone e le loro famiglie”.

Senza dubbio quella contro l’abusivismo che imperversa a Roma è una battaglia corretta, anche se l’idea è che nella capitale a rimetterci siano sempre gli ultimi e che le vere lobby non vengano mai intaccate. E così se per Marino le battaglie epocali erano quelle per la pedonalizzazione dei Fori e l’eliminazione dei banchetti di venditori di caldarroste, ora il “duro” Tronca mostra il pugno di ferro nei confronti di qualche decina di persone che sbarca il lunario mascherandosi (male) da antico romano. E così il commissario straordinario di Roma, già in odore di “mitomania” dopo lo spostamento della scrivania del suo ufficio al Campidoglio per paura di eventuali cecchini, inaugura il provvedimento contro i fenomeni “dannosi e potenzialmente pericolosi in occasione del Giubileo Straordinario” con la stretta sui centurioni. Garantire la sicurezza durante il Giubileo sarà leggermente più complicato, speriamo ne sia all’altezza.

 

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Massimo 27 Novembre 2015 - 1:06

Ma non dicevano in TV che siamo in guerra con il terrorismo ?
Siamo una barzelletta

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