Home » “Sesso? Meglio usare la mascherina, evitate i baci”. I casti consigli della Sanità canadese

“Sesso? Meglio usare la mascherina, evitate i baci”. I casti consigli della Sanità canadese

by Cristina Gauri
4 comments

Roma, 3 set – L’ansia da contagio entra anche in camera da letto. La direttrice della Sanità canadese Theresa Tam ha infatti invitato i suoi connazionali a fare sesso indossando una mascherina: «Il sesso ai tempi del Covid-19 può essere complicato, specialmente per coloro che non hanno un partner con cui convivono o il cui partner è a rischio coronavirus», ha spiegato. In sostanza, meglio il fai da te. «L’attività sessuale a minor rischio è quella che coinvolge solo voi stessi», ha aggiunto, premurandosi poi di bastonare anche le speranze di chi fa sesso fuori dalla convivenza, che «dovrebbe evitare i baci e il contatto faccia a faccia, e considerare l’uso di una mascherina».

Il Covid ha reso gli scienziati dei quaccheri, sostanzialmente, se non fosse per il particolare della masturbazione. A tal punto che Tam consiglia ai canadesi di limitare il personale consumo di alcol o sostanze che potrebbero indurre «a prendere decisioni non sicure riguardo al sesso». «Le prove attuali indicano che c’è una probabilità molto bassa di contrarre il nuovo coronavirus attraverso lo sperma o fluidi vaginali — ha spiegato la direttrice —. Tuttavia, anche se le persone coinvolte non hanno sintomi, l’attività sessuale con nuovi partner aumenta il rischio di ricevere o trasmettere Covid-19 attraverso un contatto ravvicinato, come i baci».

E’ requiem pure per il romanticismo: assolutamente sconsigliato baciarsi, quindi, o cercare il «contatto o intimità faccia a faccia» durante il sesso, oppure di «considerare l’uso di una maschera che copra il naso e la bocca». «Prendendo queste precauzioni e rimanendo consapevoli dei rischi che si assumono, i canadesi possono trovare modi per godere dell’intimità fisica salvaguardando i progressi che tutti abbiamo fatto con il Covid-19». Insomma, siamo davanti all’ennesimo quadro a metà tra una distopia alla Huxley e una fiera della banalità; è assolutamente ovvio che il «sesso con noi stessi», leggasi masturbazione per i meno smaliziati, sia il sesso più sicuro per eccellenza. Viene alla mente la celebre frase di Woody Allen, «non condannate la masturbazione. È fare sesso con qualcuno che stimate veramente». Il problema è che, ironie a parte, lo scenario affrescato dalla Tam è un mondo di paranoie e di controllo capillare dettato dalla paura di ammalarsi: niente alcolici, niente che possa disinibire, niente eccessivo affetto o baci, un minuzioso catalogo di cosa è concesso e cosa invece vietato. Per molti, un incubo forse peggiore del coronavirus.

Cristina Gauri

You may also like

4 comments

Guillermo 3 Settembre 2020 - 1:10

Il Canada… La patria di nichi vendola… Dove si fa sesso con tutto e tutti… Dai vecchi ai bambini agli animali… Dove c’è lo schifo piu6schifoso… Adesso emana avvertenze.

Reply
Cesare 3 Settembre 2020 - 2:52

E’ fin troppo evidente che i poteri occulti temono una vera armonia ed unione tra l’uomo e la donna che è in grado di opporsi anche alla tirannia.La dittatura finanziaria che crea dal nulla ed in forma privata la moneta con cui ci opprimono ci vuole isolati e contrapposti cosi’ da poter disporre a piacere degli individui con le loro fake news e le carcerazioni di massa della loro nuova dittatura sanitaria quasi mondiale

Reply
Rino70 3 Settembre 2020 - 10:23

La signora Theresa Tam dovrebbe preoccuparsi della forte diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili in certe categorie sociali, anzichè disquisire sui legami tra sesso e Covid.
Per fare un esempio, pensiamo alle statistiche dei contagi da HIV in Italia. Le cause principali (anno 2018) sono: 40% rapporti eterosessuali, 39% rapporti omosessuali maschio-maschio (pudicamente abbreviati come MSM, “maschi che fanno sesso con maschi”). Fonte:
http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=3963
É da notare che anche negli altri Paesi Occidentali, le statistiche sulle fonti di contagio sono simili a quelle italiane (nonostante siano passati 40 anni dalla scoperta dell’HIV).
Secondo le statistiche più attendibili, la percentuale di omosessuali nella popolazione umana é inferiore o uguale all’1%. Supponendo che questo valore si riscontri anche in Italia, si ottiene un risultato politicamente scorretto: tra gli uomini omosessuali il contagio dell’HIV é di gran lunga più frequente rispetto agli eterosessuali. Le cause sono: 1. Scarse precauzioni. 2. Frequenti rapporti con partner occasionali. 3. Maggiore probabilità di trasmissione dell’HIV durante i rapporti anali.

Reply
SergioM 4 Settembre 2020 - 2:35

Scusate , ma la volgarità quando ci vuole ci vuole …..

Un mio amico , per criticare la noia di alcune cose , come la pasta in bianco o la pastina ….
sostiene che :

l’ è me lecà la figa con su i mudandi

traduzione dal lumbard :

è come leccare la figa (cunnilingus) se una non si è tolta le mutande ….

con la SCUSA del virus cercano di rendere le cose BELLE , pericolose ……
gli è andata male con l’ AIDS …. ci riprovano .

meglio i rapporti dei froci ??????

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati