Roma, 24 gen – Nell’ultima puntata di Quarta Repubblica su Rete4, il conduttore Nicola Porro ha ospitato Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini in collegamento, per interrogarli su precisa questione: è giusto che Matteo Salvini indossi la divisa della polizia? Mughini, chiamato in quanto rappresentate del «no», ha parlato di «ciarlataneria» del ministro dell’Interno, istituendo un paragone tra la scelta di Salvini e lo stile di alcuni dittatori sudamericani. Per l’opinionista, quindi, un ministro della Repubblica dovrebbe avere un abbigliamento più sobrio e adeguato alla sua carica.
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Di diverso avviso è invece Sgarbi, ospitato da Porro in quanto sostenitore del «sì», che ha richiamato il regolamento vigente, il quale non vieta questa pratica. Sgarbi fa un esempio concreto: «Io, in quanto sindaco, sono anche il capo della Protezione civile comunale e ne potrei dunque indossare le insegne. Insegne che io poi non indosso, perché sul piano personale faccio una scelta diversa da Salvini. Ma lui, in veste di ministro dell’Interno, può liberamente scegliere di farlo». In questo senso il critico d’arte fa riferimento a Francesco Cossiga, che in passato si mostrò più di una volta in divisa da carabiniere. A quel punto però interviene Mughini, scatenando le ire di Sgarbi, e la discussione – fino ad allora pacata – degenera a una velocità supersonica…