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La Sicilia protagonista al British Museum

by Emmanuel Raffaele
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sicilia british museumLondra, 1 apr – L’Italia ancora, più che mai, protagonista al British Museum di Londra con una mostra, che si aprirà il prossimo 21 aprile, dal titolo “Sicily: culture and conquest”. Sponsorizzata dal gruppo bancario svizzero Julius Baer e realizzata in collaborazione con la Regione Sicilia ed  il suo assessorato ai Beni culturali, l’esposizione, presentata mesi fa, è ormai alle porte e si concluderà il 14 agosto. Tappa obbligatoria, dunque, per i tanti italiani che trascorreranno qualche giorno nella capitale britannica tra primavera ed estate e, di certo, ottimo spunto per programmare le prossime vacanze in terra sicula per gli inglesi ed i turisti da tutto il mondo che potranno visitarla al costo di dieci sterline.

L’evento, a cui il quotidiano “The Indipendent”, prima della chiusura definitiva, ha dedicato almeno tre pagine nell’edizione del 9 marzo scorso, racconterà, attraverso la sua arte, la storia della “più grande isola del Mediterraneo. Terra del Monte Etna. Centro culturale del mondo antico e medievale”, annuncia il British Museum.
Sculture, decorazioni architettoniche, monete, gioielli, mosaici e tessuti, oltre duecento opere d’arte ed oggetti saranno esposti nella mostra che si concentrerà su due grandi epoche: l’arrivo dei Greci fin dalla seconda metà del sec. VII A.C. , l’influenza dei Fenici ed il periodo “di illuminazione” normanno dopo il 1100 D.C..

La Sicilia, spiega una nota del prestigioso museo londinese, per la sua “storia e identità cosmopolita” che ha reso unica e incredibilmente varia la sua arte. La Sicilia per la sua mescolanza di popoli che, oltre ad aver conosciuto il dominio romano, ha anche subìto le invasioni greche, bizantine, normanne, la grande influenza araba che per lungo tempo ha conteso il primato al Cristianesimo; tutti attratti dalla fertilità della sua terra e dalla posizione strategica nel Mediterraneo.

Identità cosmopolita, melting pot e invasioni come sinonimo di arte e cultura: certo, qualcosa non torna in questa equazione. Almeno nella sua accezione più moderna. Di certo, la Sicilia terra di conquista piace proprio tanto agli inglesi. Del resto, le truppe alleate furono le ultime ad invaderla per risalire la penisola. Ma oltre le bombe e la distruzione, lasciarono ben poco di artistico in eredità.

Emmanuel Raffaele

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Calabrese Adriano 3 Aprile 2016 - 7:57

Veramente i greci non hanno invaso un bel niente, anzi loro hanno fondato la Magna Grecia elevando la nostra isola a un livello di civiltà mai più toccato prima.
Invasori se mai sono stati tutti quelli arrivati dopo, ultimi proprio gli inglesi, che riportando la Mafia al potere, ci hanno portato al livello più basso di inciviltà.

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